Smash Bros con la sua ultima uscita è salito nella classifica di gradimento all’interno del genere dei picchiaduro.
Ultimate è diventato un successo non solo in termini di vendite ma anche nel numero di tornei e di audience sulle varie piattaforme di streaming.
Dimostrazione è il picco di 279,000 spettatori su Twitch che hanno assistito alla vittoria di MKLeo all’interno dell’EVO 2019.
Numeri impressionati che stridono con la realtà dei fatti e con una politica di Nintendo in tema di premi monetari all’interno delle sue competizioni.
Il denaro non è importante
In un intervista rilasciata a Nikkei Esports, il gran capo di Nintendo, Shuntaro Furukawa, ha parlato, tra i vari argomenti del mancato supporto economico della casa nipponica nelle varie competizioni del popolare titolo.
“Gli Esports sono competizioni in cui i giocatori si sfidano sui palcoscenici mondiali per vincere ricchi premi in denaro.
Tali competizioni sono divertenti da guardare e lanciano uno dei meravigliosi appelli a favore dei videogiochi.
I nostri titoli, come ad esempio Smash, vengono giocati da una vasta gamma di persone, indipendentemente dall’esperienza, dal sesso o dalla generazione, rendendo anche i nostri eventi partecipabili da una vasta gamma di persone.
L’assenza di supporto ai montepremi fa parte della nostra visione del mondo delle competizioni videoludiche, ben diversa da quelle di altre aziende del settore.”
Parole che hanno concreto riscontro prendendo come parametro di riferimento i montepremi di altri titoli all’interno della scorsa edizione dell’EVO
21.180$ sono andati nelle tasche di MKLEO, una cifra esigua rispetto ai 70.000$ vinti da Bonchan in Street Fighter V o ai 47.000$ conquistati da Infiltration in quel di Samurai Shodown.