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Dieci pensieri sulle Evolution Championship Series 2019

Sono passati pochi dalla conclusione delle Evolution Championship Series 2019, quelle che sono definibili come l’edizione più grande di sempre. Anche quest’anno non è mancato il  carico di storie, annunci, sorprese e delusioni e, ogni volta che la rassegna di Las Vegas giunge alla sua conclusione, ci si chiede cosa porterà ai posteri l’edizione appena trascorsa.
Si è cercato di raccogliere la tre giorni dedicata al mondo dei picchiaduro in dieci pensieri. Ecco cosa l’EVO ha consegnato alla storia quest’anno:

1. Internazionalità: Cinque nazioni sul gradino più alto del podio sui nove tornei della rassegna principale, con la prima volta di Pakistan e Messico grazie ad Arslam Ash (Tekken 7) e MKLeo (SSB: Ultimate). La conferma di un trand, iniziato nel 2013, che manifesta in maniera forte e decisa il carattere internazionale dei picchiaduro.

2.  245.000: Rappresenta il picco massimo di spettatori unici sul canale principale dell’EVO su TwitchTale cifra è stata raggiunta durante le finali di Ultimate, main event delle Evolution Championship Series 2019, che rappresenta il picco più alto mai raggiunto dalla manifestazione.
Ma è l’intera rassegna a sorridere: 108.000 spettatori di media nei tre giorni con quattro tornei che hanno superato la soglia dei centomila durante le fasi finali.

3. Download Complete: Il 2018 è stato l’anno horribilis per Infiltration. Il coreano ha passato gli ultimi nove mesi lontano dai riflettori a causa di problematiche personali. Ma la tempesta è alle spalle e Mr. “Download Complete” è tornato sulle scene alla sua maniera, vincendo il torneo di Samurai ShoDown.
Che sia l’inizio di uno capitolo della lunga carriera del coreano.

4. Le scuse di Ono: Anche questa edizione è stata caratterizzata dagli annunci delle novità in arrivo sui titolo delle varie case produttrici. L’errore di pubblicare due giorni prima della rassegna l’arrivo di tre nuovi personaggi (Honda-Poison-Lucia) ha però rovinato la sorpresa ai fan di Street Fighter V.
Ciò ha portato a un messaggio di scuse da parte di Yoshinori Ono, il padre del quinto capitolo, e alle pubbliche scuse dinanzi alla platea di Las Vegas.

5. Harada sorprende tutti: Tra tutti i modi di lasciare a bocca aperta l’intera community di uno titolo, quello di Harada è stato il più efficace. Lo scorso anno, il papà di Tekken ha shockato la Mandalay Bay Arena con l’annuncio dell’arrivo di Negan da The Walking Dead nella saga targata Bandai/Namco. Quest’anno è stata la volta di Leroy Smith, una novità assoluta che subito ha scatenato le fantasie dei più affezionati sul suo moveset e abilità.

6. ARC sugli scudi: Con Nintendo e NetHerRealm Studios in pausa dopo l’uscita di The Hero (Ultimate) e l’annuncio di NightWolf (Mortal Kombat 11) nelle giornate pre Evolution Championship Series 2019, la parte del leone viene interpretata dalla ARC System Works.
Da Granblue Fantasy Versus e un nuovo capitolo della saga di UnderNight agli annunci di nuovi personaggi in BlazBlue Tag Cross Battle, sino all’arrivo di un nuovo Guilty Gear, in uscita nel 2020. Tanta carne sul fuoco che fanno sì che il prossimo anno possa diventare quello della ARC.

7. Quinto alloro: Quando si parla di giocatori di picchiaduro, il primo nome che spunta sulla bocca di tutti è quello di SonicFox. I titoli della NetHerReal sono casa sua ed è riuscito a dimostrarlo ancora con la vitoria nel torneo di Mortal Kombat 11, che lo ha portato aquota cinque successi in questa competizione

8. Le lacrime di GO1: 24 Febbraio 2018 – “SonicFox, you’re next“. SonicFox contro G01 rappresenta una delle più sane rivalità da quando Dragon Ball FighterZ è arrivato sul palcoscenico.
Essa ha trovato il suo culmine con la finale di quest’anno vinta dal giapponese e le sue lacrime hanno rappresentato un manifesto per l’intero movimento esportivo.

9. Fenomeni: Se vai in Corea e sei al passo con i maestri della scena, se dal momento dell’uscita del titolo vinci otto tornei in otto mesi, significa solo una cosa: che sei un fenomeno. Arslan Ash e MKLeo, due mondi opposti ma accumunati dal talento, una guida che li spinti a diventare i re delle loro categorie.

10. GG WP: Che sia Street Fighter o Tekken o Smash Bros, i picchiaduro rispondono presente all’appello, sia che si tratti dell’EVO o di un torneo del bar sotto casa.
I fighting game esistono da decenni e nonostante in questo periodo storico stiano vivendo all’ombra di categorie come MOBA o Battle Royale, riescono ancora a dare la spinta necessaria affinché l’astronave Esports viaggi verso nuovi universi.

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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