Qualche giorno fa ho avuto l’occasione di intervistare Yuri Boschetto, giocatore italiano di Pokémon. Dopo un anno costellato di successi ad eventi nazionali ed internazionali, Boschetto si è classificato per la sfida finale, arrivando in Top 16 all’ultimo torneo VGC del Pokémon World Championships 2017.
Intervista a Yuri Boschetto
TGMesports: Benvenuto, presentati pure!
Yuri: Sono Yuri Boschetto, gioco a Pokémon competitivamente dal 2014, nel quale ho preso parte al mio primo evento il nazionale, ed ho appena fatto un top 16 ai Pokémon World Championships 2017.
TGMesports: Conosci altri esport?
Yuri: Ho provato anche Melee e ne conosco anche altri, come League, DotA, ma non li seguo molto…
TGMesports: Com’è stato l’evento? Ti è piaciuto?
Yuri: È il mio secondo anno ai mondiali. Durante l’altro ho cercato semplicemente di rilassarmi (il posto era vicino Los Angeles, era fantastico!). The Pokémon Company mi ha pagato il viaggio ed il soggiorno (4 o 5 stelle in base all’età), e nell’hotel alloggiavano anche tutti gli altri giocatori. Era molto bello entrare nella lobby e trovare tantissime altre persone con la tua stessa passione, poter discutere e fare amicizia! La community è fantastica. Poco fuori avevano anche allestito un Pokémon Center con merce esclusiva dei mondiali. È stata un’esperienza fantastica.
TGMesports: C’era qualche atleta che temevi in particolare?
Yuri: La persona che temevo di più era Markus Stadter: ha finito la stagione come primo in Europa ed ha fatto top a 2 dei 4 internazionali (uno dei pochi ad esserci riuscito), e lo conosco anche perché sono suo amico, quindi so quanto possa essere incredibile come giocatore.
TGMesports: Conoscevi gli altri italiani?
Yuri: Sì, conoscevo gli italiani, anche se non ho avuto il piacere di affrontarli tutti. Eravamo 11 in totale, 7 qualificati già per il Day 1 (più Roberto Porretti che non ha potuto presentarsi per diversi motivi) e 4 per il Day 2. Siamo tutti amici!
TGMesports: Cosa ne pensi del metagame del VGC2017? La community in generale sembra averlo apprezzato molto, ma alcuni lo definiscono troppo basato sui matchup.
Yuri: La community è stata molto contenta del metagame più vario, ma molti giocatori preferivano quando c’erano meno cose giocabili per prepararsi squadre molto precise. Io preferisco quando i giocatori devono adattarsi durante i tornei, quindi mi sono trovato benissimo quest’anno. È stato di gran lunga il mio metagame preferito dei 4 che ho giocato. I match up, quando le scelte sono così varie, contano molto di più ma è possibile prepararsi un team capace di affrontare diversi tipi di minacce. Si accettano uno o due matchup negativi e si decide di correre il rischio.
TGMesports: La tua squadra per esempio che matchup negativi aveva?
Yuri: Il mio team per esempio era debole a Raichu-Koko, che nonostante fosse una combinazione calata molto di popolarità mi è anche capitata contro! Per fortuna me la sono giocata meglio del mio avversario.
TGMesports: Ci sono stati Pokémon definibili come “pick dominanti” quest’anno?
Yuri: Tapu Koko ed Arcanine erano un po’ i dominatori del metagame, avendo entrambi una percentuale di usage di circa 50%, che per Pokémon (e per questo meta in particolare) è sicuramente molto alta. Durante il mondiale però le scelte sono state molto variabili e non c’era mai stata una top 8 così variegata. Tra l’altro in accoppiata sono una lead che si è vista spesso ed è solida su diversi punti di vista, permette di giocarsi più o meno ogni situazione (ed infatti l’ho usata molto).
TGMesports: I tuoi Pokémon preferiti?
Yuri: La mia lead preferita era Tapu Fini-Arcanine (che ho portato anche al mondiale). Avevo una combinazione che ho amato usare, con Inondazione di Tapu Fini e la Z di Kartana per mandare KO qualsiasi cosa.
TGMesports: Hai visto il team del campione? Ti ha stupito la presenza di Whimsicott?
Yuri: Z Normalium Whimsicott non mi ha sorpreso troppo perché lo avevano usato diversi giocatori molto conosciuti, tra cui anche Arash al regionale di Liverpool ed anche al mondiale facendo quasi Day 2. Certo non mi aspettavo facesse top al mondiale, ma non è stata la sorpresa più grande. Breccia su Marowak Alola è stata sicuramente inusuale, ma la vera scelta che mi ha lasciato sbigottito è stato Krokodile, che per quanto avesse senso nel team non era proprio un Pokémon che mi aspettavo di vedere così in alto.
TGMesports: Programmi per il futuro?
Yuri: Sarò ad ogni Major europeo fino alla fine dell’anno. Devo solo vedere come gestire l’università e gli eventi nel 2018, ma ho come obiettivo quello di vincere almeno un torneo importante. Per quanto abbia fatto bene quest’anno non ho ancora avuto questa soddisfazione e vorrei davvero provarci.
TGMesports: Cosa ne pensi dell’uso di Pokémon ottenuti attraverso l’uso di cheat?
Yuri: È una domanda complicata, ma non credo che siano un problema per le competizioni. Il problema vero è che il gioco richiede una quantità di grinding troppo grande per ottenere i Pokémon in maniera legale, soprattutto quelli leggendari o comunque ottenibili solo una volta. Per quanto Game Freak stia cercando di facilitare la cosa attraverso diversi sistemi, resta comunque un processo lungo, soprattutto quando si devono testare cose diverse, cosa che un giocatore competitivo ha bisogno di fare.
Onestamente ritengo che nella maggior parte dei casi sia praticamente necessario. Il 95% dei giocatori (o forse anche di più) li ottiene sicuramente in maniera illecita. Conosco personalmente persone che li ottengono in maniera lecita, e se si ha il tempo è assolutamente fattibile, ma davvero ci vuole molto, molto tempo libero per farlo. Anche se non si avessero i mezzi per farlo, poi, molti giocatori della community sono prontissimi a prepararli a chi non può farlo da solo.
Ci tengo a precisare che i giocatori quando fanno bene è perché sono bravi loro, non c’entra nulla la maniera nella quale ottengono i Pokémon.