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Fine settimana sul ring con l’Headstomper 2019

A Malmö la comunità di Fighting Games si è riuniuta per l’Headstomper 2019. L’evento svedese ha portato sul suo palco principale tornei di Guilty Gear, Tekken, Street Fighter, Soul Calibur e BlazBlue, ma ha offerto anche una grande serie di side tournament, compresi quelli un po’ meno seriosi come Tekken Bowling. Il livello della competizione è stato in tutti i casi piuttosto alto, grazie alla partecipazione di molti dei migliori giocatori europei (compresi ovviamente gli italiani) e non solo.

A portare a casa la coppa del torneo di Tekken 7 dell’Headstomper 2019 (tappa del TWT) è stato Asim, che ha sconfitto in Grand Final il compagno di squadra ai District G Kaneandtrench. La parte alta del tabellone ha visto comunque la partecipazione di tanti dei combattenti nostrani: devilnin, Ghirlanda, The Phantom e Devilkazuya hanno raggiunto la top 32, mentre Bode, Tissuemon e un Max Quicksilver in grande forma si sono fatti spazio tra gli 8 finalisti.
Anche questa volta la competizione ha messo sotto le luci dei riflettori una grande quantità di personaggi diversi e fatto risaltare gli stili di combattimento più particolari.

Viene invece dall’oriente il vincitore della competizione di Street Fighter V: Arcade Edition (tappa del CPT). In un torneo dove grandi nomi come Problem-X e Phenom hanno mancato l’accesso alla top8, il giapponese Nemo ha conquistato la prima medaglia d’oro da quando indossa la maglietta del Team Liquid grazie alla vittoria sul francese Luffy. Al terzo posto un SaltyKid in grado di scalare tutto il losers bracket eliminando dal torneo tantissimi dei migliori concorrenti al titolo.

A portare a casa l’evento di Guilty Gear Xrd REV2 è stato il giapponese Teresa, che ha rifilato all’americano MarlinPie, imbattuto fino alla finale del ramo vincitori, due sconfitte di fila per 3-1.
Il miglior piazzamento di tuttol’Headstomper 2019 per un giocatore nostrano è arrivato invece su Soulcalibur VI. Rikimaru si è dovuto “accontentare” del secondo posto alle spalle di un indemoniato Pantocrator.
Infine, il titolo di campione di BlazBlue: Central Fiction è finito nelle mani dell’americano SKD, che ha battuto in finale il connazionale Beautifuldude.

Altre info su Gian Filippo Saba

Avido giocatore di qualsiasi genere possibile. Alto 1 metro e 80, pesante quanto un ramoscello d'ulivo, è fortemente convinto che la bravura ai videogames sia direttamente collegata al proprio indice di massa corporea. Nonostante ciò pensa ugualmente di esser il Prescelto in virtù di un sogno rivelatore avuto alla tenera età di 6 anni, in cui Crash Bandicoot gli rivelò i segreti del mondo videoludico.

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