Arene piene, milioni di spettatori e ricchi premi, il videogioco competivo è ovunque e sia sponsor che media sembrano prendersi a spallate per ottenere quel tanto agognato posto al sole. Come ormai sappiamo purtroppo, non tutto è oro quel che luccica. Nell’ultimo periodo il binomio tra esport e Cina è entrato di prepotenza sotto la luce dei riflettori, in maniera solitamente positiva. Questa volta si tratta invece di un vero e proprio scandalo.
A lanciare la bomba sono stati gli TNC Predator. Il team filippino di Dota2 ha denunciato, attraverso Reddit, l’amministrazione generale dello sport cinese per il mancato pagamento di 75.000$, premio per la vittoria ottenuta nel Novembre 2017.
Queste sono state solo l’inizio di una lunga serie di dichiarazioni e tra i team a farsi avanti a ci sono stati anche gli SG-Esports. I sudamericani devono ancora ricevere un compenso di 10.000$ per la partecipazione agli WESG 2017 e le continue richieste fatte verso gli organizzatori sono andate perdute.
Il caso più conclamato è quello delle World Cyber Arena, competizione già più volte entrata nell’occhio del ciclone. A gettare benzina sul fuoco è stato Kyle “Beef” Bautista, manager dei Complexity Gaming, che vanta un credito di 10.000$ per i successi dei team di Dota 2 e CS:GO. Gli organizzatori tuttavia sono riusciti in qualche modo a sparire dai radar dei dirigenti infuriati. Tra i pagamenti pendenti delle WCA ci sono anche i 40.000$ che spettano agli HellRaisers di Dota2 e i 26.000$ dei Heroic, vincitori del torneo di CS:GO.