Continua il braccio di ferro tra Nintendo e la sua Esports Community dopo gli ultimi eventi accaduti all’interno di Smash Bros Melee.
Una battaglia furente in cui il colosso giapponese, già da inizio anno, aveva impostato sul non promuovere direttamente la scena competitiva.
Una scelta che, in queste settimane, sta maturato i suoi frutti esiccati, visto anche le continue proteste da parte delle varie community.
Ultima, in ordine cronologico, è quello che è accaduto lo scorso fine settimana, il quale ha avuto come protagonista Splatoon 2.
Il colorato FPS della grande N aveva in programma Il North America Open December Finals, rassegna con i migliori team nordamericani.
Tale evento, però, è ha avuto la cancellazione dello streaming delle ultime battute della rassegna da parte della stessa casa produttrice.
So the Splatoon community, in support of the Smash community, has 30% of the top teams in this weekend's Spl2 NA Open with Team names in support of Melee and Smash.
So what does @NintendoAmerica @NintendoVS do in response?
They cancelled their livestream for tomorrow's Finals.— Level1 | Slimy (@SlimyQuagsire) December 5, 2020
Alla base di tale decisione vi era la presa di posizione da parte dei team di Splatoon 2, schierati in favore della community di Melee.
Il 30% dei formazioni presenti aveva manifestato il proprio supporto a tale community utilizzato nickname riconducibili al picchiaduro.
Esempio sono gli FTWin, più volte campioni nazionali, i quali per l’occasione si sono iscritti come FTWaveDash, in riferimento ad una tecnica all’interno di Melee.
La risposta della community
Tale azione è stata vista come un guanto di sfida da parte della community di Splatoon 2, la quale, nella giornata di Domenica, è andata al contrattacco.
La risposta è stata il The Squid House, torneo che ha sostituito la Top 4 delle Finali ufficiali di Dicembre targate Nintendo.
Organizzate da Slimy Quagsire della EndGame TV, la rassegna aveva un montepremi di mille dollari, un gruzzolo che, col tempo è divenuto importante.
Ciò avvenuto attraverso le donazioni della community che hanno portato il prize pool alla cifra di ventottomila dollari.
Una presa di posizione ferrea nei confronti dei comportamenti da parte della casa nipponica verso il competitivo di alcuni titoli considerati vetusti.