Pokemon è stato uno dei tanti titoli che hanno subito le maggiori conseguenza a causa dell’emergenza coronavirus.
La cancellazione dell’intera stagione 2020 ha creato un buco all’interno della scena competitiva in cui vi era bisogno di una pezza per colmarlo.
Elemento arrivato grazie al supporto della stessa Play Pokemon, deus ex machina dell’intero universo competitivo, attraverso la Pokemon Players Cup.
Competizione che sostituisce, in pratica, il mondiale del titolo con protagonisti Pikachu e compagni.
Sedici i giocatori presenti ai nastri di partenza, quindici attraverso i qualifier pià una wildcard fornita dagli organizzatori.
Biglietto ottenuto dall’italiano Alessio Yuri Boschetto, il quale non delude le attese chiudendo con un buon quinto posto.
Pattuglia italiana che, rappresentava gran parte di quella europea, non ha sfigurato in queste Players Cup.
Il sopracitato quinto posto di Boschetto, viene replicato in maniera ottimale dalla conquista del podio da Nico Davide Cognetta.
L’azzurro conquista la terza piazza, sconfitto solo in finale di Lossers Bracket dal coreano Lee Ji Seok.
Una vittoria per 2-0 che permette all’asiatico di conquistare l’ultimo atto della competizione e sfidare l’americano Santino Tarquino.
Finale che si trasforma in un monologo, quello realizzato dallo statunitense conquista il titolo col punteggio di 2-0.
Una vittoria senza possibilità d’appello in cui il roster con Togekiss come punta di diamante ha distrutto qualsiasi velietà offensiva dell’asiatico.
Congratulations to our new #PokemonVG Champion, Santino Tarquinio!
Not only did he win the final match, but Santino didn’t lose a single set throughout the Players Cup—talk about impressive! pic.twitter.com/zhCi9ZFj36
— Play Pokémon (@playpokemon) August 23, 2020
Apostrofo negativo
Le Players Cup vanno in archivio anche per via di una parentesi negativa che ha funestato la vigilia.
Protagonista di ciò è l’americano Conan Thompson, accuso di comportamento e frasi razziste.
Frasi che lo statunitense si è dissociato, chiedendo scusa sui propri social, evitando la squalifica da parte degli organizzatori.