L’Accademia della Crusca, istituzione che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana, ha fatto finalmente quel passo avanti che nemmeno il CONI è riuscito ancora a compiere in tutti questi anni.
Stiamo parlando del riconoscimento del termine e-Sports, inserito proprio oggi, 01/04/2019, nella sezione Parole Nuove del sito.
Tra le note riportate si legge:
«Con il termine e-Sports si indica il giocare videogiochi non violenti a livello competitivo, in modo amatoriale, semiprofessionistico e professionistico. Le sessioni di allenamento e i veri e propri tornei si svolgono attraverso l’utilizzo di svariate piattaforme tra le quali PC, consolle e dispositivi portatili.
Tra i titoli più prominenti della cultura e-Sports troviamo lo sparatutto in prima persona Fortnite e il gioco di carte collezionabili Hearthstone.
Gli e-Sports sono maggiormente diffusi negli Stati Uniti d’America e in Asia. In Italia il movimento ha invece preso il via successivamente, durante il cosiddetto Anno Zero.»
La parola e-Sports non è l’unica della sfera del mondo gaming ad essere stata riconosciuta dalla Crusca. Grazie alle migliaia di segnalazioni, l’istituzione ha dato il via libera anche ai termini laggare, camperare, skillato e nabbo.
Peculiare, invece, la decisione di scartare killare, anch’esso presente tra i vocaboli più segnalati sul sito; la decisione potrebbe essere stata presa proprio per via del suo significato violento (to kill, uccidere), in netto contrasto con la definizione di e-Sports.