La decisione di Blizzard di eliminare la Heroes Global Championship, tagliando così il supporto a Heroes of The Storm come esport, ha colpito molti club competitivi. Ma se per i più grandi, come i Dignitas, si è trattato “solamente” di rilasciare il proprio roster competitivo (per quanto triste possa essere), altri hanno invece subito una sorte ben peggiore.
È il caso dei Scythe Esports, club semiprofessionistico che, dopo il crollo di HotS, ha addirittura dovuto chiudere definitivamente i battenti.
La squadra di Minneapolis ha perso il suo main sponsor a causa della morte del circuito competitivo del MOBA, nel quale era impegnata dal 2018. «Ciò ha innescato un effetto domino», ha spiegato su Twitter l’organizzazione, «che alla fine si è concluso con i nostri investitori e gli attuali sponsor che hanno scelto di non rinnovarsi per il 2019, come previsto».
Insieme ai giocatori di HotS, dunque, diventeranno improvvisamente free agent anche quelli di Hearthstone e StarCraft II. Quest’ultima sezione era attiva nella scena competitiva nord americana dal 2017.