A marzo di quest’anno ESPN Esports svelò i piani di Riot Games per l’Europa, anticipando l’annuncio della futura lega in franchise di League of Legends. Oggi, arrivati quasi a conclusione della stagione otto, secondo fonti vicine allo stesso sito ci sarebbero già le prime escluse dal progetto: Splyce ed H2K.
Stando alle informazioni riportate da Wolf, ben 24 società sarebbero state valutate dalla stessa Riot come possibili candidate negli ultimi 3 mesi. Tra di esse figuravano, naturalmente, anche le 10 attuali partecipanti al campionato che – come ci insegna il Nord America – non hanno affatto un posto assicurato per il 2019.
Il prezzo per uno slot nelle EU LCS è di 8 milioni di euro per le squadre già presenti e di 10,5 milioni per le nuove. Tale quota d’ingresso non è però l’unico requisito indispensabile per poter competere ai massimi livelli nella nona stagione. Dovrà infatti essere accompagnata da un’ottima stabilità economica.
Gli H2K, dal canto loro, non hanno mai nascosto le difficoltà economiche derivanti dalla loro permanenza alle LCS. Tuttavia, a inizio settembre, avevano tentato di unire le forze con il Paris Saint-Germain proprio per avere qualche chance in più di rimanere all’interno della lega europea.
Per gli Splyce, invece, sembra essere dietro l’angolo un destino simile a quello degli Immortals. Entrambi i team, quasi in concomitanza con la richiesta di un posto nelle League Championship Series, avevano annunciato il loro ingresso in un’altra lega in franchise, quella di Overwatch, decisamente più costosa dal punto di vista degli investimenti. Questo potrebbe essere uno dei motivi che ha spinto il publisher a rifiutare le loro candidature.
Toronto + @Splyce + @overwatchleague. Coming at the start of the #OWL2019 season. 🙌 https://t.co/1IeRvIY4ok
— Toronto Defiant (@TorontoDefiant) September 7, 2018
La lineup delle squadre partecipanti alla nona edizione delle EU LCS sarà molto probabilmente annunciata entro l’autunno. Se i rumor dovessero essere conservati, a Splyce e H2K rimarrà tra le mani solamente un “premio di consolazione”. Entrambe riceverebbero il pagamento di una buonuscita, basato sul numero di split ai quali hanno partecipato.