Una decisione senza precedenti
Durante il primo torneo di qualificazione per il WCS Nord America la Blizzard aveva ricevuto numerose segnalazioni da parte della community su un presunto utilizzo di Hacks (in particolare maphacks) da parte del giocatore Vindicta.
Dopo una celere investigazione, la Blizzard ha concluso l’indagine con una sentenza davvero unica nel suo genere, un segnale forte, un segnale a tutti quelli che provano, proveranno e hanno provato a fare i furbi alterando l’esperienza di gioco degli altri giocatori.
Vindicta OUT
La Blizzard ha dichiarato che durante i suoi ultimi incontri di WCS Challenger il giocatore:”Vindicta”, NON ha utilizzato hacks, nè tantomeno, ha utilizzato hacks in ladder.
Nel corso dell’investigazione la Blizzard ha scoperto che Vindicta è stato in passato proprietario di più accounts che si sono rivelati condivisi con altre persone o alterati da programmi esterni.
Per questo motivo pur non avendo prove dirette, nella competizione in oggetto, sulla colpevolezza del giocatore americano la Blizzard ha ritenuto opportuno espellere dai circuiti del WCS Austin e dal WCS Jönköping e da tutti gli altri eventi di rilievo Vindicta sostituendolo nel tabellone dei WCS Challenger Nord America Playoffs con un altro giocatore.
Avilo OUT
Se da una parte la decisione di espellere Vindicta può apparire davvero clamorosa quella di Avilo rappresenta qualcosa di davvero incredibile.
Il giocatore americano è stato espulso dalla Blizzard dai circuiti del WCS Austin e da tutte le altre competizioni NA per aver insultato la Blizzard e accusato la società Californiana di concussione durante il suo match contro Vindicta, il quale era stato accusato da Avilo di utilizzare maphack rivelatasi poi una accusa totalmente infondata.
A mio parere, la violazione del regolamento da parte di Avilo mi sembra quantomeno interpretabile e le parole dette in un momento così concitato quale quello di una sconfitta devono essere sicuramente tollerate maggiormente.
Tuttavia è in dubbio che la scelta della Blizzard è dovuta anche a fattori di recidività del soggetto che, ricordo, era stato espulso dai circuiti WCS per un anno, nel 2014, per aver giocato una partita infinita (2h e 7min) contro Patton, durante un torneo di qualificazione.
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