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Napoli, i picchiaduro e l’Only the Best | Reportage

«Sono stati mesi di tanto lavoro, fatto di programmazione, domande, risposte e problemi risolti. Un lavoro che ha portato a un risultato eccezionale, che spero si possa ripetere anche l’anno prossimo». Parola di Fabrizio “Bode” Tavassi, giocatore storico di Tekken nonché organizzatore dell’Only The Best.

Lo scorso sabato il Renaissance Hotel Mediterraneo di Napoli è diventato il centro del picchiaduro mondiale. Un suo intero piano è stato dedicato alle competizioni videoludiche. Nelle cinque sale messe a disposizione, i 267 giocatori provenienti da ogni parte del globo si sono sfidati nelle competizioni di Tekken 7 e di Smash Bros: Ultimate, trasformando questa seconda edizione dell’OTB nel più grande evento italiano della scena FGC.

«La scelta della location per la seconda edizione è stata decisamente un passo ardito» ci ha raccontato Tavassi. «Ricordo perfettamente il giorno in cui entrai nel Renaissance Hotel Mediterraneo, era Luglio e sembravo semplicemente un turista in bermuda e maglietta! Il mio sogno/desiderio era quello di fare un torneo al centro di Napoli, raggiungibile da tutti e in una zona dove si potessero trovare alloggio e cibo di qualità a poco prezzo. Un luogo strutturato in maniera tale da accogliere un alto numero di partecipanti».
Un risultato ampiamente superato, che ha costretto gli organizzatori a chiudere le iscrizioni prima del previsto per la troppa affluenza.

Nonostante il suo sapore internazionale, la manifestazione è nata con l’intento di dare uno spazio alla scena competitiva italiana. «Per farlo» ci ha confessato Bode «ho dovuto mettere insieme tutta la mia esperienza in primis di giocatore e poi di organizzatore».

La chiave è stata, naturalmente, il conoscere le esigenze deei player dall’interno. «Di base organizzo tornei dal 2005 ed essendo giocatore dal ’97 avevo già una idea di come dovesse venire un torneo. Soprattutto, vedendo il formato TWT – che contempla una struttura rigida ft2 in tutto il torneo e nei gironi già un minitabellone a doppia eliminazione – ho ancora più apprezzato il vecchio formato. Per quanto più faticoso, se organizzato in modo dettagliato può dar vita a un torneo decisamente più soddisfacente per i partecipanti».

A supportare Tavassi nella costruzione dell’Only The Best sono stati in tanti, in primis Simone “Magistrix” Balbi. «Mi ha seguito in ogni momento, in ogni difficoltà, e lo posso considerare co-organizzatore a tutti gli effetti. Dopo di noi viene lo staff formato da una infinità di figure!»
Tra di esse, come consuetudine ormai dal 2018, c’è stata anche la Federazione Italiana Taekwondo. «La FITA non solo ha dato il patrocinio, ma ha dato anche i trofei e le medaglie, graditissimi ai vincitori dell’evento».

Tra passato e futuro

L’Only The Best rientra nella serie di manifestazioni della preseason a cavallo tra la stagione 2018 e quella 2019. Un ponte tra passato e futuro alla quale non ha resistito nemmeno Hassan Farooq, meglio conosciuto come SpaghettiRip (uno dei cronisti dell’evento nonché voce ufficiale del Tekken World Tour).
Nonostante l’impegno con la cronaca del torneo di Tekken su Twitch, ci ha comunque spiegato il suo punto di vista riguardo la situazione del competitivo ufficiale della saga.

«Ero scettico circa il nuovo sistema introdotto nella stagione passata, visto che coreani e asiatici potevano partecipare anche ad eventi extracontinentali. Mi sono ricreduto guardando la varietà di giocatori presenti alle finali di Amsterdam. Non ho informazioni riguardo la stagione 2019, ma di sicuro Harada dovrà risolvere il problema dei montepremi. Molti giocatori si sono lamentati dei premi irrisori messi a disposizione, specialmente a confronto con quelli che Capcom offre per la Capcom Pro Tour di Street Fighter».

Nonostante i problemi ancora da risolvere, per Spag il futuro di Tekken è comunque più che roseo. «Tekken è più vivo che mai. Il capitolo sette è il più spettacolare dal punto di vista dello spettatore medio. Molti si sono lamentati della presenza degli ospiti, da Akouma a Negan passando per Geese, ma Harada è stato in grado di modellarli in modo tale da poter essere coesistere all’interno del mondo Tekken e far in modo che anche il giocatore storico possa utilizzarli».

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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