Esports by The Games Machine
Un weekend importante è stato quello andato in scena all’interno del competitivo di Age of Empires 2.
Una fue giorni in cui i migliori esponenti nel titolo Microsoft si sono ritrovati all’interno del The Open Classic.
Una rassegna, quella organizzata da TheViper, in cui in molti hanno risposto risposto presente tanto da arrivare a 128 partecipanti.
Una grossa mole di giocatori che lo stesso account ufficiale del titolo ne ha fornito un gusto risalto su Twitter.
The Open Classic is an #AoEIIDE tournament featuring some of the best players in the world! Starting July 23-25 @ 13 GMT, 128 players will compete on classic settings for a share of the $35K prize pool. WHO WILL BE CROWNED CHAMPION?🏆
🔴LIVE NOW: https://t.co/DYA6SAUtGe pic.twitter.com/Jzg5rBhGYe
— AgeOfEmpires (@AgeOfEmpires) July 23, 2021
Tra di loro anche due italiani ossia Rise e Vodka L,il primo, inserito nel Group Bottom Bracket, non riesce nell’acesso alla seconda fase dopo la sconfitta dopo il tedesco Running.
Il secondo, presente nel Group Top Middle Bracket, vola al secondo turno dopo l’affermazione contro il brasiliano Mocoforte.
Per il rappresentante dei Rulers of Rome, la corsa al The Open Classic termina agli ottavi, sconfitto per 3-2 dall’argentino Capoch.
Una corsa a tale titolo che, nell’ultimo atto, ha visto affrontarsi il primo e l’ultimo vincitore del Red Bull Wololo.
Da un lato il cinese Yu dei White Wolf Palace, dall’altro l’austriaco Lierrey dei TempoStorm.
Una contesa in cui l’asiatico crea le basi per la vittoria sin dalle prima fasi di gioco con le affermazioni su Arabia e Atacama.
Un botta e risposta tra i due ha caratterizzato le successive tre mappe sino all’atto conclusivo del match disputato su Islands.
In questo scenario, una vera battaglia navale durata più di un ora si è conclusa con la conquista della mappa delle forze portoghesi di Yu che battono quelle italiane di Lierrey.
Un successo per il cinese che ritorna sul gradino più alto del podio dopo l’ultimo alloro ottenuto proprio al primo Wololo.
