I Giochi Asiatici del 2018 si stanno avvicinando sempre di più. Quest’anno la grande manifestazione sportiva farà il grande passo, ospitando al suo interno anche 6 tornei videoludici, tra cui uno di League of Legends.
Le varie nazioni del continente sono in fermento per la presentazione della propria nazionale. Tra i partecipanti al torneo del MOBA targato Riot Games figurano già nomi del calibro di Faker, Peanut e Ruler.
I 5 qualifier inizieranno proprio questo fine settimana (dal 10 al 20 di giugno). L’evento principale si terrà, invece, dal 24 agosto al 1° settembre in Indonesia. A prendervi parte saranno i vincitori di sud-est asiatico, Asia meridionale, Asia centrale e Asia occidentale e i primi 3 dell’est Asia.
Tra le nazioni partecipanti al Sud Qualifier figura anche l’India. A occuparsi della selezione dei giocatori è stata la ESFI (Esports Federation of India), organo direttivo nazionale membro della IeSF che ha il compito di promuovere, incoraggiare, organizzare, educare, formare e controllare gli sport elettronici nel Paese.
Contratti impresentabili
Il 28 maggio la federazione annunciò l’elezione “a tavolino” del team Ruthless come Nazionale di League of Legends indiana, sulla propria pagina Facebook:
Il contratto successivamente sottoposto ai membri dei Ruthless è stato in parte segnalato oggi dal loro connazionale Sudhen “Bleh” Wahengbam.
Il commentatore di CS:GO, riportandone alcuni passaggi su Twitter, lo ha definito vile e atroce.
La motivazione è piuttosto semplice. Come è possibile leggere dalle immagini postate sul social, la Esports Federation of India obbliga i giocatori a presenziare a qualsiasi attività di promozione (servizio fotografico, video, etc., organizzato dalla stessa ESFI o da sponsor esterni senza apparenti limiti geografici) a proprie spese, cedendone i diritti.
Il contratto aggiunge anche altre clausole. Per esempio, i firmatari dell’accordo hanno la piena responsabilità per spese e danni derivanti da un’eventuale assenza dalla competizione, non solo per abbandono volontario ma anche per imprevisti non dipendenti dalla volontà del giocatore (senza eccezioni esplicitamente indicate, come problemi di salute o emergenze). Tale pagamento dovrebbe essere necessariamente effettuato entro 15 giorni, pena un ricorso legale e successivo risarcimento danni.
A criticare aspramente il contenuto di tale contratto (interamente visionabile qui) sono stati in tanti. Tra di essi anche l’avvocato Anna Baumann, impegnata nella difesa dei diritti dei giocatori di esport.
This contract is a disgrace to esports. Federations are supposed to treat players fairly, set good standards and represent their members appropriately – entering the Asian Games should be happening fully respecting and protecting players' rights. https://t.co/NnoFdJvcmA
— Anna B. Baumann (@AnnaBaumann) June 6, 2018
La risposta della federazione
La ESFI ha rilasciato una propria dichiarazione ufficiale mezzo Facebook, proprio qualche ora fa:
Noi di ESFI ci occupiamo profondamente del settore in India e abbiamo l’unica intenzione di lavorare per migliorare e far migliorare lo sport. Con la presente chiediamo a tutti i giocatori, i team, le persone interessate e le parti interessate di fornirci i loro input e commenti relativi ai regolamenti sopra citati entro il 15/06/2018. L’ESFI li terrà in considerazione e, dopo la necessaria procedura di revisione, pubblicherà di conseguenza i regolamenti modificati e aggiornati. Nel frattempo, i presenti “regolamenti, termini e condizioni per i campionati nazionali di e-sport-2018 (Road to Asian Games) e la dichiarazione dei partecipanti” già rilasciati da noi rimarranno in vigore fino a nuovo avviso.
Le polemiche, tuttavia, non si sono placate. La federazione dovrebbe infatti essere proprio uno dei massimi organi di tutela dei videogiocatori professionisti del Paese. In tanti si sono domandati in che modo sia stato possibile, da parte sua, persino proporre tali condizioni.
Lo scandalo getta una brutta ombra sul settore, anche alla luce delle dichiarazioni del CIO – che ritiene la presenza a livello internazionale di organi di questo tipo un requisito fondamentale per un eventuale riconoscimento degli sport elettronici.
Proprio il giorno dell’avvio ufficiale della NA LCS Players Associations, i cui rappresentanti indipendenti sono votati direttamente dai professionisti, qualcuno (come lo stesso Bleh o SirScoots) si interroga ora su quali siano i requisiti per definirsi e diventare un ente di promozione e difesa dell’integrità dell’esport.