Che il Team Liquid avesse tutte le carte in regola per portarsi a casa The International 7 era chiaro fin da subito. I tre primi posti negli ultimi 3 Major giocati hanno fatto ben sperare i tifosi di tutta Europa in un epilogo da favola per i giocatori guidati dal coach Heen. Quel che non si aspettavano era un cammino così incredibile e al cardiopalma. O forse sì, visto che il più famoso tra i tornei di esport sa sempre come stupire i propri fan e tenerli incollati alle poltrone. D’altronde, un primo premio di quasi 10,8 milioni di dollari non si concede con leggerezza ma va conquistato con estrema fatica e dedizione.
Un lungo cammino
La strada del Team Liquid verso la vittoria di The International 7 è iniziata alla grande con la settimana dei group stage, dominati con 5 vittorie e 3 pareggi, ma ha subìto una battuta d’arresto una volta approdata nei playoff.
La prima partita persa contro gli Invictus Gaming per 2-1 ha fatto precipitare la squadra nel loser’s bracket, dal quale sarebbe dovuta risalire lentamente vincendo ben 6 match. Detto Fatto. Kuroky e compagni, decisi a non lasciar tramontare il sogno per un solo errore, hanno macinato vittorie su vittorie – scontrandosi con gli Execration, il Team Secret di Puppey, il Team Empire, i Virtus.pro (contro i quali hanno messo in piedi una partita da ben 103.01 minuti), gli LDG Gaming e gli LDG.ForeverYoung – per arrivare alla tanto desiderata finale.
Lo scontro con i campioni del 2014, i cinesi Newbee, è entrato nella storia: per la prima volta The International è stato vinto con un secco 3-0 in finale (che è possibile rivedere sul canale YouTube ufficiale). La caparbietà e il talento del Team Liquid li ha premiati con il più bello dei regali, un posto nell’Olimpo di Dota 2 e nella storia dell’esport mondiale.
Oltre a sollevare l’iconico trofeo Aegis of Champions, i ragazzi hanno intascato la fetta più grande dell’incredibile montepremi da record di $24,695,570. Per gli sconfitti Newbee, invece, un premio “di consolazione” in denaro di quasi 4 milioni di dollari.