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L’invasione russa in Ucraina colpisce anche il mondo Esports

L’invasione delle milizie russe all’interno dell’Ucraina è entrata, ormai, nelle vite di ognuno di noi.
L’offensiva delle truppe di Mosca in territorio ucraino è stata condannata da ogni latitudine esistente.
Dal mondo politico a quello sportivo, tante sono le sanzioni e le squalifiche a carico di strutture e/o organizzazioni russe.
Una situazione che anche il mondo esportivo non è rimasto indietro, iniziando la proprie attività in questo ambito.
Prime fra tutti, le Blast Premier, una delle rassegne più importanti all’interno del circuito di CS:GO.
In una nota ufficiale, l’organizzatore danese ha deciso di squalificare tutti i team di base russa e di cancellare i qualifier della zona CIS.

Dello stesso avviso anche organizer che hanno deciso di interrompere le proprie rassegne o applicare sanzioni.
Da Respawn che ha sospeso, in maniera totale, le Apex Legends Global Series a Beyond the Summit per quando concerne le proprie rassegne dedicate al mondo di Dota 2.
Infine, anche Riot Games ha mosso dei piccoli segnali su tale misura, sospendendo, al momento per una settimana, le LCL.

Risoluzione, donazione e parole

Non solo organizer, anche team di grosso calibro hanno deciso di adottare azioni di protesta contro l’invasione russa in Ucraina.
Una ferma azione è stata presa dai Natus Vincere, i quali rappresentano l’orgoglio ucraino all’interno del mondo delle competizioni videoludiche.
Il sodalizio giallonero ha deciso di chiudere qualsiasi rapporto di carattere economico/commerciale con la piattaforma ESFORCE.

Azione che ha trovato riscontro solo attraverso le azioni dei campioni del mondo di Dota 2 ossia il Team Spirit.
TorontoTokyo e compagni devolveranno il futuro premio in denaro del Galaxy Racers di Dubai alla Croce Rossa Internazionale.
Rassegna che non vedrà la presenza dei Virtus.PRO, i quali hanno rilasciato ai social il loro disappunto riguardante tale situazione.
Parole di circostanze che arrivano anche  degli vice campioni del mondo dei Rainbow Six: Siege dei Team Empire e dai Gambit.

UPDATE 18.46: Anche EA Sports ed ESL si uniscono alla lista di organizer che hanno adottato sanzioni nei confronti del mondo russo.
La prima cancella nel panorama di FIFA sia i club che la nazionale russa, la seconda esclude le organizzazioni con collegamenti con il governo russo.
In questo caso, i giocatori delle vari team sospesi potranno comunque prendere parte alle varie competizioni solo tramite nuove realtà totalmente estranee dal panorama moscovita.

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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