Due settimane in cui i migliori team di Dota 2 si sono affrontati nella cornice della Royal Arena di Copenhagen.
Due settimane per decidere il nuovo campione del mondo che salirà sul trono del The International 2024.
Il mondiale dedicato al Moba made in Valve ha scritto un nuovo capitolo della sua lunga storia, fatta di cenerentole e back-to-back.
Edizione, quella disputata in Danimarca, in cui si è ben lontani dalle cifre, in termini di montepremi, delle scorse edizioni.
Elemento che non ha comunque impattato sull’elevata qualità della competizione, la quale non ha mancato di offrire i suoi colpi di scena.
Primi fra tutti, l’eliminazione ai primi turni dei campioni uscenti dei Team Spirit, i quali salutano la compagnia al secondo turno di Lossers.
Per Yatoro e compagni, il sogno della tripletta svanisce dopo la sconfitta, col punteggio di Xtreme Gaming col punteggio di 2-1.
Chi, come i Team Liquid, continua a cullare il sogno, invece, di ottenere il secondo alloro, obiettivo che permettono di farli diventare gli assoluti protagonisti di queste fasi.
I cavallucci raggiungono la finale attraverso solide prestazioni in tutto l’arco della parte alta del tabellone dove cedono solo un set, in favore dei sopracitati Xtreme.
Ultimo atto in cui il quintetto guidato da 33, affronta, nell’ultimo atto, i Gaimin Gladiators, vincitori della Lossers Bracket.
Dominio assoluto
Contesa, quella tra i due sodalizi europei che si trasforma in un monologo assoluto, realizzato da parte dei Liquid, che cannibalizzano il palcoscenico di Copenhagen.
Un 3-0 netto, senza possibilità d’appello, in poco più di due ore dove il capitano 33 nei primi due set e Nisha nel terzo impongono il proprio ritmo, regalando l’alloro ai Liquid che mancava dal 2017.
Per i Gaimin, invece, inizia ad essere maledetta la finale del Mondiale visto che si tratta del secondo ultimo atto consecutivo concluso con una sconfitta.