Il 2020 è alle spalle, l’ultimo anno è stato tra i più martoriati che la scena umata ha vissuto nell’ultimo mezzo secolo.
L’emergenza sanitaria e il cambio degli stili di vita hanno condizionato, non poco, la vita di ogni giorno di tutti noi.
Lo stesso dicasi anche per l’universo esportivo, che, come detto in altri lidi, ha vissuto una delle sue annate particolari.
Una situazione in cui si spera, per questo 2021 appena nato, volgi al miglioramento tornando a una nuova normalità.
Il ritorno degli eventi dal vivo
I Worlds 2020 di Shanghai sono stati il chiaro evento di come, rispettando le norme sanitarie, si possa realizzare uno spettacolo degno di nota.
La presenza del pubblico nella finale del Pudong Stadium ha aumentato le possibilità di poter organizzare tornei all’interno di arene.
Speranza ulteriormente salita grazie al Temple Dragon di Mortal Kombat 11 organizzato all’interno dei WePlay Studios di Kiev.
Eventi che, fanno guardare con ottimismo i prossimi avvenimenti importanti gia in programma nei prossimi due mesi.
Le finali della PUBG Mobile Global Champions di Dubai e la location di Punta Cana (Rep.Dominicana) per le finali della Capcom Cup 2020 saranno un banco di prova per testare tali aspettative.
La risposta di Dota 2
Una normalità che si ricerca anche attraverso il ritorno di una scena competitiva come quella che aveva la Dota Pro Circuit.
Un 2021 in cui il nuovo format del circuito dovrebbe fornire la benzina necessaria per ripartire con vista, forse, su Stoccolma.
La capitale svedese potrebbe essere confermata come sede dell’ultimo atto del Mondiale, il cui montepremi ha superato il muro dei 40 milioni.
Una sfida anche per Valve, la quale deve rispondere alle accuse d’immobilismo ricevute a seguito del no del The International 10 a Shanghai.
E l’Italia?
La domanda che tutti si pongono tra i vari esperti del settore nostrani, sarà questo della definitiva svolta per il movimento esportivo italiano.
Le basi degli scorsi anni e i grossi movimenti da parte di federazioni importanti come la FIGC e FIP se nono una disposizione.
Ora si attende il passo decisivo e definitivo, rappresentato da un iter per il riconoscimento ufficiale da parte degli organi competenti.
Una strada ancora lunga ma che si cerca di seguirla seguendo i vari iter e procedure nel miglior modo possibile.