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Esports Review 2020: Un riassunto dei fatti più salienti

Raccontare i fatti più salienti del 2020 esportivo è stata impresa ardua dove abbiamo cercare di riassumere il tutto in tre grossi ceppi.
Il primo, come facile da ipotizzare, riguarda il fatto storico più importante dell’anno ossia l’emergenza coronavirus che ha colpito il mondo.
La pandemia globale ha rivoluzionato lo stile di vita e i comportamenti delle persone che, per ingannare il tempo del lockdown, hanno utilizzato varie forme d’intrattenimento.
Videogiochi, serie tv e film hanno fatto compagnia in questo periodo con i primi che hanno avuto attenzione mediatica senza precedenti.
Vari tornei di beneficenza sono stati organizzati online con tante personalità dei vari mondi culturali a sfidarsi con pad o mouse e tastiera.
Eventi anche di largo respiro competitivo, come dimostrato dalle varie serie realizzate da organizzatori quali ESL, Dreamhack e Beyond The Summit.

Tra bug e fixing

Un 2020, quello esportivo, segnato dai fatti relativi a vari scandali che hanno colpito molte sfere della scena competitiva.
Il match fixing continua ad infestare con i casi che hanno colpito maggiormente l’universo di Dota 2 e, in particolar modo, in Cina.
La vicenda dei Newbee è stata la cima di un iceberg che trova ramificazioni anche in altre categorie di livello più basso.
Non solo esso, lo scoprire bug per trarre vantaggio nelle varie competizioni ha portato, quest’anno, ad una delle più grandi indagini mai compiute.
Il caso dei coach che hanno sfruttato le falle di CS:GO è stato oggetto d’indagine da parte della ESIC che ha aperto un grande vaso di Pandora.
Quasi centomila partite analizzate e trentasette trainer squalificati, atto di forza realizzato da tale compagnia per garantire un ecosistema solido.

Speaking Out e Nintendo colpiscono Smash

Ultimo, ma non ultimo in termini d’importanza sono state le vicende le hanno colpito una grossa scena competitiva.
L’universo di Smash ha registrato il suo anno buio, ciò dovuto ad una valanga di problematiche, legate principalmente a due grossi filoni.
Il tutto è iniziato a Gennaio con l’annuncio da parte di Nintendo di non voler supportare a livello economico i vari tornei organizzati da ogni parte del globo.
Una decisione che ha portato, nel proseguo dell’anno, ad una battaglia furente con la community di Melee, la quale si è sentita abbandonata dalla grande N.
Ciò ha portato alla creazione del movimento #freeMelee ,organismo per consentire che tale sistema possa sopravvivere senza l’ausilio della casa nipponica.

Un 2020 per il mondo di Smash, è in generale per quello videoludico, funestato anche dai fatti attorno allo Speaking Out.
Costola del MeToo, nato in Gran Bretagna, esso ha colpito figure di spicco quali Redeye o dei Method, team storico all’interno della scena di Warcraft.

 

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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