L’emergenza coronavirus non solo ha dato visibilità al mondo esportivo attraverso tornei ed eventi vari ma anche grosse scorie economiche.
La mancanza di eventi on stage e il periodo in cui il motore ha subito una frenata, ha messo a nudo le difficoltà di molte società.
Esempio lampante è quello che sta accadendo negli States dove, 660.000 piccole imprese ha richiesto e ottenuto un prestito dal Tesoro.
Il Paycheck Protection Program è un programma di aiuti che gli Stati Uniti forniscono alle imprese in difficoltà in questo periodo.
Si trattano di prestiti da 150.000 a 2 Milioni di dollari, con restituzione dai due ai cinque anni con tasso d’interesse al 1%, utilizzati per il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
In queste ore è stato pubblicato un documento in cui venivano forniti i nominativi di coloro che hanno ricevuto tale aiuto.
Tra di loro, compaiono i nomi di nove società facenti parte direttamente o meno del mondo esportivo.
Le presenti
La maggior parte di coloro che hanno presentato domanda per il Paycheck Protection Program sono proprietarie di franchigie all’interno della Overwatch League e CoD League nonchè una all’interno delle LEC.
Esse sono:
1) Envy Gaming (Team Envy, Dallas Fuel & Dallas Empire) – Valore prestito: 1-2 milioni dollari
2) FaZe Clan (Atlanta FaZe) – Valore Prestito: 1-2 milioni dollari
3) ESXL (New York Excelsior e New York Subliners) – Valore prestito: Dai 350,000 al milione di dollari
4) Hard Carry Gaming (NRG Esports, San Francisco Shock e Chicago Huntsmen) – Valore prestito: Dai $350,000 al milione di dollari
5) DM-Esports & C0ntact Gaming (Paris Eternal & Paris Legion) : Valore prestito; Dai 150,000 ai 350,000 dollari.
6) ReKTGlobal (Rogue & London Royal Ravens)- Valore Prestito: Dai 150,000 ai 350,000 dollari
7) Surge Esports (Seattle Surge) – Valore prestito: Dai 150,000 ai 350,000 dollari.
Alle sette si aggiungono anche i Sentinels del campione del mondo di Fortnite, Bugha e gli EUnited, ultimi campioni delle Call of Duty World League per importo dai 150 ai 350 mila.