Nelle ultime settimane, vari ecosistemi britannici sono colpiti dallo scandalo che prende il nome di SpeakingOut.
Tale evento, che riprende molte sfumature del #metoo mondiale, è nato dalle denunce di donne che hanno subito violenze di ogni genere da parte di wrestlers delle federazioni del circuito britannico.
Ben presto, le denunce pubblicate su Twitter, sono aumentate ed hanno sconfinato anche in questi settori come quello esportivo.
I casi di HenryG (ex player di CS:GO) e TobiWan (caster Dota2) sono soltanto alcuni di un cronologia che giorno dopo giorno aumenta di nuove denunce.
L’ultima, in ordine cronologico, ha come protagonista l’organizzazione britannica Method, team leader all’interno di World of Warcraft.
La formazione inglese sta pagando l’uscita di scena di giocatori e staff tecnico, ultimo la General Manager, Shanna “Darrie” Roberts.
https://twitter.com/darriesleeps/status/1276347900176371712
La decisione di tutto è dovuto alle denunce rivolte a carico di JoshPriest, uno dei pilastri dei Method nelle varie attività sul titolo Blizzard.
L’accusa ai carico del giocatore è quella di violenza sessuale su ragazze minorenni come evidenziato da molti racconti pubblicati su Twitter.
Accuse che sono al vaglio degli inquirenti ma che hanno screditato l’immagine della società britannica, la quale sta subendo il ritiro di sponsor e collaborazioni.
Non è la prima volta che Josh è al centro di accuse del genere, il suo nome è entrato nel filone delle indagini che, nel Febbraio 2019 ,ha portato all’arresto dello streamer Thomas Cheung
Una situazione, quello dello #speakingToo destinata ad evolversi e che potrebbe portare conseguenze nefaste verso anche organizzazioni o personaggi del mondo esportivo.