Parlare di club calcistici che si interessano agli esport è diventato argomento quasi quotidiano. Sempre più spesso qualche società di calcio annuncia il proprio ingresso nell’universo videoludico competitivo.
Notizie del genere sono generalmente accolte con soddisfazione da parte dei tifosi e dei giocatori, che possono competere con la casacca della squadra del cuore.
Ma esistono, purtroppo, anche casi dove l’ingresso negli esport è fonte di protesta da parte degli ultras, con manifestazioni di vario genere. Ultimo in ordine cronologico è il caso accaduto a Berna.
Esports?No way!
Durante il big match tra Young Boys e Basilea, gli ultras della formazione locale hanno messo in piedi una protesta contro la creazione della lega svizzera di fifa 19, in arrivo il prossimo marzo.
Attorno al 15° minuto, al grido di “Esports are s**t”, hanno lanciato in campo palline di tennis e un joypad nero con la scritta “F**k Esports”
Tale protesta ha portato l’arbitro, il signor Fedayi San, a sospendere il match per tre minuti per consentire la pulizia del campo di gioco.
Un caso, quello svizzero, al centro di diatribe tra i team calcistici e le loro tifoserie, contrarie all’ingresso nell’universo videoludico dei vari club.
Quella di Berna è soltanto l’ultima di una serie di manifestazioni in cui il malcontento si è manifestato in tali forme. Lo scorso marzo gli ultras del Basilea hanno inscenato una serie di proteste culminate, nel match casalingo contro l’FC Zurigo, a sabotare l’impianto elettrico del St.Jakob Park al grido di: “Entrate negli esport, noi vi stacchiamo la spina”.