Il 20 di novembre, alla Microsoft House di Milano, è stata presentata un’iniziativa molto particolare. Si tratta dell’ultimo progetto nato dalla collaborazione tra il Team Mkers e Gamerwall, che punta niente meno che a portare gli esport all’università grazie alla Gamerwall University League.
L’idea nasce per dare la possibilità di una crescita personale agli studenti italiani attraverso i videogiochi. Grazie alla loro grande popolarità, infatti, questi ultimi possono essere tramutati in veri e propri mezzi di socializzazione e interazione, senza necessariamente trascurare lo studio.
“Play hard. Study harder”
Questo singolarissimo campionato è strutturato in 10 tappe (iniziate ufficialmente lo scorso 27 ottobre), che si concluderanno a luglio del 2018. Ciascuna verterà su un titolo videoludico diverso – giocato sulla piattaforma Xbox One -, per dare modo a quanti più partecipanti possibile di concorrere al premio finale.
Tuttavia, le vittorie non saranno l’unico fattore a influenzare la classifica: la media accademica, infatti, peserà sul punteggio finale dei partecipanti.
Come premio è prevista una borsa di studio di un anno alla LUISS Guido Carli di Roma, partner dell’iniziativa. Il numero degli atenei partecipanti al progetto sembrerebbe comunque essere destinato ad aumentare per la prossima edizione.
Sono estremamente soddisfatto di aver potuto mostrare ad una platea di giornalisti ciò che noi di Gamerwall abbiamo ideato e messo in atto. Un ringraziamento va a Xbox italia per aver creduto nel nostro progetto sin dalla fase embrionale, va a Luiss Guido Carli senza la quale non avremmo potuto offrire il nostro format agli studenti, va a Euronics Gruppo Nova che ci supporta in tutte le necessità tecniche, va al Team Mkers grazie al quale potremo far capire agli studenti cosa veramente vuol dire parlare di Esport.
-Gianpiero Miele, CEO di Gamerwall
Mkers è partner di questo progetto e supporterà Gamerwall per tutta la durata di questa esperienza che possiamo dire essere visionaria per un paese come il nostro, che ancora vede i videogiochi come una perdita di tempo. Questa invece è la dimostrazione che con le idee e il lavoro, il mondo esports riesce a far cambiare idea e comunicare anche con il panorama accademico e noi in questo cambiamento vogliamo esserci
–Thomas De Gasperi, co-founder dei Mkers
Siamo felici di aggiungere un’altra importante collaborazione dopo aver concluso un importante accordo il mese scorso con la piattaforma di Fan Engagement statunitense Fan Compass. Ancora una volta spero Mkers stia dimostrando il suo approccio innovativo e soprattutto la sua disponibilità a costruire un network di relazioni utile alla crescita dell’intero sistema esportivo italiano
-Paolo Cisaria, Ceo dei Mkers