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Madison Square Garden Company ottiene la quota di maggioranza dei CLG

Dopo una settimana di voci di corridoio,  la Madison Square Garden Company annuncia il suo prossimo passo nel mondo degli esport. Durante un’intervista congiunta MSG rivela ufficialmente di avere acquistato la quota di maggioranza dei CLG.

La compagnia fondata da James L. Dolan è uno dei pilastri dello sport americano. Fra i suoi possedimenti spicca il Madison Square Garden dal quale prende il nome, ovvero lo stadio del team di NBA New York Knicks. Ed è proprio nello stadio di Manhattan ad aver visto uno dei più grandi passi in avanti verso il mainstream da parte del sempre più popolare: League of Legends.

Tornando indietro al 2015 lo stadio ha fatto da palcoscenico per le finali NA LCS, la lega maggiore americana, che ha visto proprio i Counter Logic Gaming trionfare sui loro rivali storici, i Team Solo Mid. Lo scorso anno l’interesse si è riconfermato quando si sono tenute nel centro sportivo le semifinali dei campionati mondiali del gioco targato Riot Games.

CLG verso il futuro

Il team fondato nel 2010 da George “HotshotGG” Georgallidis va dunque a rimpolpare la già folta schiera dei franchise nelle mani della compagnia MSG. Già da tempo il brand dei CLG ha mostrato segni di espansione, creando squadre in svariati altri esport come Overwatch e Super Smash Bros. Tuttavia questa è la prima volta in cui l’organizzazione si impegna in un investimento di così larga strada.

Secondo quanto detto dalle due parti in causa la gestione del team di League of Legends rimarrà sempre nelle mani dell’amministrazione dei Counter Logic Gaming. Avere alle spalle un colosso come il MSG sarà molto utile ai CLG in vista della decisione della Riot di modificare il format del NA LCS. Dalla prossima stagione infatti la lega funzionerà in una maniera simile a quelle sportive americane, come NBA ed NFL: a partecipare saranno solo una decina di team scelti e si farà a meno della Challenger Series.

Altre info su Gian Filippo Saba

Avido giocatore di qualsiasi genere possibile. Alto 1 metro e 80, pesante quanto un ramoscello d'ulivo, è fortemente convinto che la bravura ai videogames sia direttamente collegata al proprio indice di massa corporea. Nonostante ciò pensa ugualmente di esser il Prescelto in virtù di un sogno rivelatore avuto alla tenera età di 6 anni, in cui Crash Bandicoot gli rivelò i segreti del mondo videoludico.

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