Smash Bros, sia nella sua prima versione che nell’ultima targata Ultimate, raccoglie schiere di giocatori in ogni parte del globo.
Dal giocatore della “Domenica” al pro player, grossa è la schiera di appassionati al titolo picchiaduro targato Nintendo.
Una storia d’amore, purtroppo, unidirezionale visto le posizioni prese dalla casa nipponica in merito alla scena competitiva.
Situazione in un certo senso già definita nei primi mesi dell’anno con le dichiarazioni di Shuntaro Furukawa in merito al mancato supporto ai vari tornei della grande N in termini monetari.
Parole ulteriormente amplificato dalle ultime manovre che hanno portato alla cancellazione di vari eventi del circuito Melee.
Dimostrazione di ciò è il caso accaduto al The Big House, uno dei grandi eventi dedicati in principal modo a tal titolo sopracitato.
Cancellazione avvenuta a causa dell’uso di strumenti di terze parti per consentire le miglior performance di gioco, considerate illegali dai giapponesi.
Da ciò nascono le proteste da parte della community sotto lo slogan #FreeMelee, il quale ha ottenuto l’appoggio di grossi organizzatori e vari sponsor.
In un documento postato su Twitter viene fornita una chiara situazione sulla visione della casa nipponica in merito all’universo competitivo di Smash.
Esempio è ciò accaduto con Twitch dove il popolare portale di streaming era seriamente intenzionato a portare un circuito da tre milioni di dollari.
Un partnership saltata in area da parte dei nipponici nel 2018, motivando tutto ciò nella mancanza d’interesse nel promuovere tali eventi visto l’arrivo imminente di Ultimate.