Il movimento esportivo in Europa sta avanzando a grandi passi attraverso numeri e riconoscimenti in ogni lato del vecchio continente.
L’equiparazione come sport in Ucraina è stato l’ultimo passo dell’universo esportivo ha compiuto nel vecchio continente.
Una situazione in cui anche le nazioni più importanti muovono le loro file, seppur in maniera limitata a causa dell’emergenza coronavirus.
Esempio è quello che sta accadendo in Spagna, considerata da molti come una delle nazioni capofila dell’Esports europeo.
Nella giornata di ieri è nata la FeJuVes ossia la Federacion de Jugadores de Videojugatores y Esports.
¿Quiénes somos? Conoce a todos los integrantes de la Federación Española de Jugadores de Videojuegos y Esports en nuestra página web.
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— Federación de Jugadores de Videojuegos y Esports (@Fejuves) October 20, 2020
Un nuovo organismo che mira ad essere il faro portante del mondo esportivo e videoludico spagnolo.
La presidenza di tale organismo è stata affidata a Marco A. Ramos, esponente di spicco nell’organizzazione eventi.
Una carriera ventennale in TV ora nel mondo esportivo per gli eventi targati ESL Spagna e Latin America.
Crescita triennale
Dalle calle spagnole alle street inglesi, un viaggio in Europa dove il movimento esportivo britannico registra una crescita esponenziale.
Dimostrazione di ciò è l’ultimo report sullo stato di salute della scena, realizzato da Olsberg•SPI e Nordicity in collaborazione con la Ukie (la locale associazione videoludica n.d.a)
Dal 2016 al 2019, la scena esportiva nazionale è cresciuta del 8.5% in termini di fetta di mercato a livello globale.
Una crescita che ha portato il suo valore di mercato a raggiungere quota 115 milioni di sterline.
Un grosso incremento dovuto ai maggiori investimenti fatti da alcune società presenti in loco come, ad esempio, la GFinity.
Elementi che hanno la stessa Ukie a presentare al governo Johnson, un piano in otto punti relativo alla crescita dell’ecosistema nazionale.