Ieri abbiamo parlato di un piccolo ma significativo passo sulla questione del riconoscimento degli esports in Italia, rappresentato dall’emendamento ex 4.16 noto anche come emendamento Butti.
Presentato dall’omonimo deputato, assieme ai colleghi Mollicone e Frassinetti, presentava una linea guida sulla regolarizzazione della figura del lavoratore all’interno del mondo delle competizioni videoludiche. Un passo che, purtroppo, non vedrà proseguo nei prossimi tempi visto che, stamani, l’emendamento è stato ritirato.
Durante la lettura alla Camera, il deputato di Fratelli d’Italia ha subito notato la sparizione della vocale “e” dinanzi alla parola “sports”. Un particolare che ha ovviamente mutato il significato della proposta.
L’errore tipografico, probabilmente, è stato la causa principale del ritiro. Tuttavia, altre motivazioni potrebbero essere rintracciate anche nella risposta del relatore Belotti:
«Prendendo per buono il refuso, diciamo che è un po’ prematuro parlare di riconoscimento delle figure lavorative collegate agli esports, poi ognuno può giudicarli come vuole. Io sono sempre un po’ tradizionalista e definire uno sportivo uno che sta lì a smanettare davanti al computer magari non è proprio la mia idea di sport.
Infatti l’esport, pur essendoci un interesse da parte del CIO, non è ancora stato definito come disciplina sportiva. Prendo atto che l’onorevole Butti vede molto più avanti, però noi dobbiamo stare un attimino alle attualità. Prendo atto che l’emendamento 5.22 Butti è ritirato».