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Nasce la partnership tra ESL e Universal Music Group Europe

Dopo tutto l’interesse che l’esport sta riscuotendo nel mondo, è ormai diventata consuetudine riportare notizie di aziende che si stanno tuffando nel settore.
L’ultimo accordo a giungere alle nostre orecchie è tuttavia tutt’altro che banale. A decidere di stringersi la mano sono stati, questa volta, ESL e Universal Music Group Europe.

Lo scopo del contratto sembrerebbe quello di promuovere nuovi musicisti al sempre più popolato mondo dei videogiocatori.

ESL e Universal Music Group

 

Secondo alcune fonti, alla base della collaborazione ci sarà la creazione di una nuova etichetta discografica e l’integrazione della musica Universal all’interno dei brodcast esportivi e sui social media di ESL. Inoltre, gli artisti avranno la possibilità di esibirsi dal vivo in vari eventi esportivi.
A gestire tutto questo sarà Dirk Baur, presidente della divisione “marketing Labs” dell’etichetta e Gustav Käll, capo della sezione esportiva di UMG.

Universal Music ha già stretto alcuni accordi con il mondo del videogioco competitivo. Questo luglio i Luminosity Gaming di Toronto hanno infatti siglato una partnership esclusiva con Universal Music Canada. La casa discografica ha ottenuto così un accesso simile a quello riservatolo in Europa per quanto riguarda la promozione dei propri talenti e la creazione di una particolare playlist riservata ai videogiocatori.

Questo accordo è però una prima volta per il Vecchio continente, e sicuramente un passo avanti per quanto riguardo la quantità di investimenti fatti dalla compagnia sull’esport. Dopo DJ Khaled alle finali della Overwatch Leaghe, chi sarà il prossimo grande musicista a salire sui nostri palchi?

Altre info su Gian Filippo Saba

Avido giocatore di qualsiasi genere possibile. Alto 1 metro e 80, pesante quanto un ramoscello d'ulivo, è fortemente convinto che la bravura ai videogames sia direttamente collegata al proprio indice di massa corporea. Nonostante ciò pensa ugualmente di esser il Prescelto in virtù di un sogno rivelatore avuto alla tenera età di 6 anni, in cui Crash Bandicoot gli rivelò i segreti del mondo videoludico.

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