La guerra che sta distruggendo il territorio ucraino continua con la sua escalation di fatti e avvenimenti.
L’invasione portata avanti dalle truppe di Putin continua seppur le continue proteste e azioni che ne chiedono la cessione.
Azioni che coinvolgono anche il mondo esportivo dove, in queste settimane, team e rassegne della zona CIS sono stati cancellati e/o squalificati.
Team, come Gambit o Virtus.Pro, che hanno deciso di ritirarsi, al momento, lasciando liberi i vari roster di competere sotto altre spoglie.
L’ultima, in ordine cronologico, è l’annuncio da parte delle LCL, la massima rassegna di League of Legends dedicata all’area CIS.
Con un annuncio pubblicato sui loro account VK e postato da Click su Twitter, si viene a conoscenza della cancellazione della stagione primaverile.
Le LCL, in prima battuta, avevano già preso una presa di posizione, attraverso il rinvio della terza giornata di campionato.
Prima di questo stop, la rassegna aveva disputato soltanto due settimane con due formazioni, One Breath Gaming e Team Spirit, a punteggio pieno.
Un rinvio divenuto definitivo dopo tale notizia e che porta ulteriori conseguenze per quando concerne il futuro della competizione.
Alcune d’impatto diretto come la non presenza del team vincitore del campionato all’interno delle Mid-Season Invitational 2022.
Altre ad orizzonte temporale più ampio come il non possibile svolgimento della sessione estiva e, di conseguenza, la non partecipazione ai Worlds 2022.
LCL is cancelled. No team at MSI pic.twitter.com/Z8DaiNqG9R
— G2 Click (@Click4x) March 25, 2022