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PG Nationals Predator Finals: outplayed degli Outplayed contro il Team Forge

Nella giornata di ieri, PG Esports ha creato una vera e propria arena di combattimento all’interno del teatro 1 di Cinecittà World. L’evento ha incoronato i campioni delle PG Nationals Predator Finals e decretato l’intero podio di questo Summer Split.

Dopo essere stati sconfitti ad aprile, gli Outplayed si prendono la rivincita contro il Team Forge. Saranno loro a rappresentare l’Italia durante il prossimo European Master di League of Legends.

Finale 3°/4° posto

Ad aprire la giornata non è stato subito lo scontro clou, bensì la finale per il 3°/4° posto. L’ormai consueta voce di Bryan Ronzani (speaker di Radio 105), ha presentato sul palco gli sfidanti: Racoon e inFerno.
La B03 è stata vinta per 2 a 0 da parte dei procioni, che si sono presi di forza il gradino più basso del podio.

Il primo game è stato sicuramente più lento e studiato; entrambi i team hanno giocato in maniera metodica cercando di non commettere errori fatali. I primi a chiudere il game dopo vari assedi al Nexus, nemico grazie alla combinazione di ulti di Aki (Ryze) e Shield (Taric).
Il secondo game è tutt’altra storia. I Racoon distruggono letteralmente gli avversari con un punteggio di 30 a 10 in soli 21 minuti, ottenendo così il terzo posto nel summer split.

La finale ha ribadito il grosso miglioramento che hanno avuto questi ragazzi durante l’arco della stagione. Sono riusciti a ottenere i playoff con l’ultimo posto disponibile (il sesto) e alla loro prima apparizione hanno raggiunto un risultato incredibile. Chissà dove potranno arrivare l’anno prossimo!

foto di PG Esports

Finale 1°/2° posto

L’appuntamento più importante delle PG Nationals Predator Finals, il classico italiano tra Outplayed e Team Forge, è stato vinto dai neroverdi, che hanno tirato fuori una prestazione fuori dal normale.
Se durante la fase ai gironi ci aveva abituati a degli alti e bassi, a Roma la squadra ha dimostrato tutto il suo potenziale. 3 a 0 e primo posto per loro, ogni vittoria è stata eseguita in maniera molto pulita, macrogame e presenza di mappa perfetta per ogni membro del team. La cosa che lascia davvero meravigliati è che il Team Forge, in realtà, ha giocato bene e commesso davvero pochi errori. Gli Outplayed, però, sono sembrati davvero di un altro livello.

Nella finale dello Spring Split, il Team Forge sembrava aver trovato la chiave della vittoria tagliando le gambe a Orome, ex-top laner degli OP, andando a bannare la sua intera champion pull. A Roma, invece, questo non è stato possibile: Weizor è stato semplicemente perfetto, confidente con qualsiasi tipo di pick e nel punto del 3 a 0 ci ha deliziati utilizzando Kled, trascinando il suo team alla vittoria.

Non si può parlare di MVP per gli OutPlayed: tutti i membri, compreso il coach Pencil, hanno mostrato una maturità competitiva che può farci ben sperare in vista del torneo europeo. Non resta quindi che sostenerli e tifare per più tempo possibile all’interno dell’European Master. Riusciranno a ottenere una posizione più alta rispetto a quella ottenuta dal Team Forge?

Altre info su Simone Galoro

Passione smisurata per League of Legends, ma nemmeno tingersi i capelli per assomigliare a Faker gli permetterà di diventare un Pro Player. Decide così di ripiegare sul lavoro da redattore. C'è chi dice però, che nemmeno in questo sia molto bravo. Infine ottiene il sommo ruolo di "spammatore", potente mezzo per evocare shitstorms cruente sui social.

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