L’India è una delle realtà economiche in rapida ascesa anche all’interno del mondo delle competizioni videoludiche.
Ciò dimostrato dalla costante presenza di team provenienti da Nuova Delhi all’interno di rassegne dedicate all’universo mobile.
Free Fire e PUBG India sono solo alcuni dei titoli in cui le compagini indiane iniziano a raccogliere successi.
Prestazioni in questo ambito che trovano conferma anche nelle parole del Primo Ministro indiano, Narendra Modi, all’interno della conferenza sull’ Indian Union Budget 2022.
Parole in cui il Premier afferma come lo Stato asiatico sia tra le cinque potenze nel mondo del mobile gaming.
Parole che, però, trovano contrasto con quelle rilasciate poco dopo dal Ministro dello Sport, Anurag Thakur.
Il titolare anche del dicastero dedicato alle politiche giovanili ha risposto, nello stesso evento, ad alcune domande sulla partecipazione agli Asian Games 2022, rassegna vedrà la presenza degli Esports, per la prima volta, nel programma ufficiale.
Riguardo a ciò, Thakur ha dichiarato che l’India non ha una federazione esportiva riconosciuta e che i vari atleti presenti faranno parte del Comitato olimpico Nazionale.
Una dichiarazione che affossa ulteriormente la figura dell’ESFI, la locale organizzazione dedita al sviluppo dell’ecosistema esportivo nazionale.
Entità entrata nell’occhio del ciclone nel 2018 per via dei contratti a condizioni sfavorevoli verso coloro che hanno preso parte agli Asian Games di quella edizione.