Il dibattito sull’ingresso degli Esports all’interno dei Giochi Olimpici ha subito una brusca frenata in questi mesi.
L’emergenza coronavirus e lo slittamento di Tokyo 2020 hanno messo dietro le quinte tale discussione.
Argomento che, seppur messo in secondo piano, continua ad alimentarsi attraverso varie eventi.
Ultima in ordine cronologico è la decisione della Esports and Gaming Liaison Group, organo del CIO in tema Esports.
In una nota inviata ai vari comitati olimpici nazionali, David Lappartient, presidente di tale organismo, ha invitato i vari organismi a non stringere contatti con la Global Esports Federation.
La GEF, nata a Singapore lo scorso dicembre, vede come maggior azionista la cinese Tencent.
Tale entità si pone come obiettivo di riunire tutti gli stakeholder del settore Esport per contribuire a massimizzare il suo potenziale e quello dei vari attori.
Una decisione, presa da Lappartient, tenuto conto anche della presenza della IeSF, la quale persegue gli stessi obiettivi, operando però attraverso entità nazionali già formate.
Alla base di ciò ci sarebbe la ferma volontà, da parte del CIO di non voler riconoscere una vera Federazione Esportiva Internazionale.
Una presa di posizione presa pur non smentendo la possibilità di collaborazione con i vari protagonisti del settore.
Una situazione sempre in divenire che può trovare sviluppi in una tavola rotonda prima della prossima riunione del CIO.
Riunione che si terrà il prossimo 13 Dicembre in cui sarà pubblicato il report annuale sugli Esports da parte del comitato olimpico.