Dopo le recenti sparatorie a El Paso e Dayton, negli Stati Uniti la questione “sicurezza” è più accesa che mai. Il dibattito, tuttavia, sembra non volersi mai concentrare appieno sulle permissive politiche in materia acquisto d’armi. Vari politici americani, tra i quali ovviamente non poteva mancare il presidente Donald Trump, hanno deciso di approfittare dell’occasione per strizzare l’occhio a tutti coloro che sostengono esista un collegamento tra videogiochi e questi tragici eventi. La tensione è ovviamente salita alle stelle e grandi supermercati come Walmart hanno preferito “volare basso” eliminando ogni tipo di pubblicità che facesse riferimento a questi titoli violenti, nonostante diversi degli articoli sugli scaffali siano proprio armi da fuoco. Anche ESPN ed ABC non hanno perso tempo, cancellando la diretta delle EXP Invitational di Apex Legends. Nelle ultime ore l’attenzione si è spostata sul Fragadelphia un torneo di CS:GO con montepremi da 35.000$, che si svolgerà tra il 13 e il 15 Settembre a Huntington Beach, California.
Si tratta in realtà di una competizione minore, riservata principalmente ai team dell’area, che è entrata agli onori della cronaca nel peggiore dei modi. Durante un match, un giocatore dal nickname DROID ha infatti ricevuto una manciata di messaggi piuttosto minacciosi, che hanno alluso alla possibilità che si potesse assistere all’ennesima sparatoria durante proprio al Fragadelphia.
https://twitter.com/Droidcsgo/status/1158632503239987200
“Spero tu stia andando al Frag, prego Dio perché lo faccia” ha scritto un primo giocatore. “Potrebbe sparare al Frag IRL” ha continuato un secondo, ovviamente preoccupato. Il tweet è subito arrivato all’attenzione sia del responsabile dell’evento John Fazio che della stessa FBI, i quali, dopo aver ricevuto le segnalazioni, hanno assicurato la presenza della polizia nonché di agenti di sicurezza armata. La situazione riporta alla mente i tragici fatti di Jacksonville, Florida in cui morirono 3 persone con 13 feriti durante un torneo di Madden19, e ci permette di inquadrare il clima cupo che si vive nel “Paese delle opportunità”. Non possiamo che sperare si tratti di una risposta spropositata a una minaccia infondata.