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The international 2019 Qualifier

The International 2019 Qualifier: gli ultimi sei posti

Il destino di una stagione racchiuso in pochi giorni dedicati al The International 2019 Qualifier, dove vengono assegnati gli ultimi sei posti per Shanghai. Ultima occasione per 48 team, divisi in sei regioni, ognuna delle quali offriva solo un biglietto per le finali in Cina.

Una lotteria iniziata nel Sud Est Asiatico, dove a trionfare sono stati i Mineski. Lo storico team filippino dell’area SEA agguanta la terza partecipazione al TI (la seconda consecutiva) con non poche difficoltà. Giunti terzi nella prima fase, Nikobaby e compagni hanno dovuto sconfiggere per due volte i coreani Jinesbrus, prima in maniera agevole in semifinale per 2-0 e poi in finale, dove soltanto l’ACE al minuto 32 del quinto set a permesso ai Mineski di conquistare la serie e l’accesso alle finali.

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Il ritorno

Due anni d’assenza. Tanto è durato l’esilio dalle fasi finali per i Natus Vincere, che sono ritornati a brillare proprio il 10 Luglio. I campioni del mondo nel 2011 e due volte al secondo posto ritorneranno infatti sul grande palcoscenico di Dota 2.

Un CIS Qualifier ricco quello visto quest’anno, con la presenza dei Gambit (13° nel Dota Pro Circuit) e di team affamati come i Winstrike. Per certi versi, il qualifier dei Na’vi assomiglia a quello dei Mineski: una fase iniziale discreta e la sconfitta in semifinale contro i Vega Squadron facevano presagire il peggio, ma la doppia vittoria per 2-1 in Losers Bracket contro Team Empire e, nuovamente, contro i Vega Squadron ha portato il team a conquistare l’ambito biglietto con un 3-0 secco sui Winstrike.

Brasile contro Peru

Il qualifier del Sud America ripropone in chiave esportiva la sfida tra verde oro e bianco rossi vista lo scorso weekend nella finale della Copa America. Pain Gaming ed Infamous sono i team di punta della stagione, vista la presenza di ambedue all’interno dei vari tornei del Dota Pro Circuit.
Una condivisione di forze destinata a terminare con l’ultimo atto del qualifier, in cui a sorridere sono stati i peruviani. Infamous devastanti nei primi due set e conservatori in quello decisivo, un 3-0 che permette a Scofield e soci di centrare la qualifica.

Roulette cinese

Scegliere il team conquistatore del The International 2019 Qualifier è stato come giocare alla roulette.
Gli otto partecipanti vantano vittorie o piazzamenti importanti nelle scorse edizioni del mondiale e l’unico posto in palio ha reso la competizione cruenta. La dimostrazione della difficoltà del qualifier cinese è data dal percorso degli RNG che, passati dal Losers Bracket, riescono ad ottenere il pass soltanto al quinto e decisivo set contro gli CDEC.

Il destino ha riservato una possibilità ai Royal Never Give Up, team che ha mostrato una certa continuità di rendimento, specialmente grazie al ventesimo posto nel Dota Pro Circuit.

Chaos europeo

Una nuova realtà emerge dal qualifier europeo anche se il suo nome naviga nel mondo di Dota 2 da anni.
Stiamo parlando dei Chaos Esports Club, organizzazione che è rinata dopo la disastrosa esperienza con l’ex roster degli Animal Planet.
Il team capitanato da un campione del mondo come MATUMBAMAN ha seguito lo stesso percorso fatto dagli RNG in Cina. La risalita del Loser’s bracket li ha condotti alla sfida contro i Final Tribe, finita con un secco 3-0.

Sicurezza nordamericana

Il viaggio all’interno dei qualifier del International si conclude in Nord America dove la competizione ha avuto poco da segnalare per via dei Forward Gaming.
Gli ex VGJ.Storm hanno monopolizzato la scena con il percorso perfetto nella prima fase per poi dominare la seconda fase con un solo set lasciato contro gli stessi Storm nell’ultimo atto, in cui YamaR e compagni hanno chiuso la pratica per 3-1.

I sei qualificati raggiungono i primi dieci che hanno acquisito il pass per Shanghai attraverso il Dota Pro Circuit dove tutti si sfideranno per ottenere la fetta più grande del montepremi che, al momento, ha raggiunto la cifra recoord di 28 milioni e 797 mila dollari.
Una cifra destinata ad aumentare, la quale potrebbe superare il muro dei 30 milioni, considerando che mancano ancora 41 giorni all’inizio di The International 2019.

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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