Il dibattito sul riconosciuto degli esport è di carattere internazionale. In molti casi le scene locali si schierano a favore di enti e associazioni dediti alla promozione di tale iniziativa.
Talvolta, invece, capita che accada l’opposto – come nel caso dei giocatori argentini che, in queste ore, stanno andando contro l’AADE.
#NOALPROYECTODEESPORTSAADE
La AADE (Asociation Argentina Desports Eletronicos) nel 2016 ha presentato una proposta di legge alla sede la Casa Rosada, che ha subito vari cambiamenti nel corso del tempo.
L’ultima modifica riguarda gli articoli 3 e 4 in cui venivano eliminati dalla lista dei titoli considerati come esport tutti quelli considerati “violenti”, in linea come le recenti affermazioni del presidente del CIO, Thomas Bach, sulla questione Esports-Olimpiadi.
I giochi esclusi son quelli dei generi MOBA, FPS e Picchiaduro. Rimangono, invece, i titoli sportivi e quelli di carte.
La diffusione della notizia ha mandato in agitazioni la scena competitiva locale e molti dei suoi esponenti hanno avviato una campagna social, denominata #NOALPROYECTODEESPORTSAADE
Tra i fautori della campagna contro la proposta di legge vi è la DEVA ( Desportes Eletronics y Videojuegos en Argentina) la quale, in una nota, invita a boicottare la proposta incriminata.
L’iter procedurale
La nuova proposta della AADE è stata presentata alla stampa parlamentare lo scorso martedì per essere inviata alle Camere per in vista dell’iter burocratico.
Tale procedura avrà tempi lunghi, vista la possibilità del fronte DEVA di poter presentare una controproposta.