Shanghai, in queste giornate, è diventata il centro nevralgico delle competizioni videoludiche in questo periodo di emergenza sanitaria.
Lo svolgimento dei Worlds di League of Legends con il sistema della “bolla” sta funzionando, tale che, in futuro, potrebbe essere usata anche in altri eventi.
Tornei e rassegne che, in questo momento, vengono svolti in modalità online o rimandati a tempi migliori.
Uno di questi è il The International 10, il mondiale di Dota 2, programmato nel mese di Agosto a Stoccolma.
La pandemia mondiale ha costretto Valve a rinunciare, momentaneamente, allo svolgimento di tale competizione.
Una situazione che ha portato, comunque, il The International 10 a diventare la rassegna col montepremi più alto della storia con i suoi 40 milioni di dollari.
Un torneo con un ricco montepremi che non trova uno sbocco per poter svolgere le sue funzioni.
Una soluzione che poteva arrivare dalla stessa città di Shanghai che si era offerta di ospitare, per la seconda volta consecutiva, la rassegna.
Proposta rifiutata
Esports Haitao, co-fondatore di ImbaTV, in un post su Weibo, ha ribadito che la proposta di svolgere il Mondiale è stata formulata alla Valve nel periodo di Aprile/Maggio.
L’idea portava il nome di Xiao Hong, CEO di Perfect World, società responsabile dei titoli Valve in Cina, con la collaborazione delle autorità locali.
Un progetto che, la stessa Valve, ha rimandato al mittente attraverso il comunicato stampa sullo stato del Dota Pto Circuit dello scorso Settembre.
Una sorta di passo falso da parte della società americana, accusata da più fronti di aver ritirato il proprio supporto alla scena competitiva,
Accuse che continuano ad aumentare dove l’ultima, in ordine cronologico, è quella del caster/analyst Kyle “melonzz” Freedman con un post sul suo profilo Medium.