Con il riconoscimento degli esport nelle Filippine, sale a 6 il numero delle nazioni che hanno riconosciuto a livello istituzionale l’universo esportivo.
La domanda quindi nasce spontanea: come sta andando nelle altre nazioni? In questa serie di appuntamenti cercheremo di scoprire cosa sta succedendo nelle varie parti del mondo. La prima tappa del viaggio sarà il Sud America.
Argentina
La terra di Maradona e Ginobili ha una florida realtà esportiva, condita da vari eventi nazionali organizzati principalmente da due organizzazioni: la AADE (Association Argentina Desportes Eletronicos) e la DEVA ( Association Desportes Eletronicos u Videojuegos Argentina).
Nata nel 2014, la AADE ha iniziato un percorso basato anche nel far conoscere l’universo videoludico competitivo alle istituzioni locali. Membro della IeSF, la associazione ha presentato nel 2016 un disegno di legge presso la Casa Rosada (sede della presidenza argentina n.d.a) per il riconoscimento a livello istituzionale, al momento ancora in fase d’istruzione.
Di recente istituzione è invece la DEVA, che nel giro di pochi mesi ha trovato il suo spazio stipulando accordi con varie entità. Un esempio è quello con International Sport Masters Consultants, che consente ai giovani argentini di poter entrare in team internazionali.
Bolivia
Il Paese andino ha una scena competitiva fiorente, grazie alla forza di volontà degli appassionati del luogo, riunitisi per creare la Federacion Boliviana de Gamers. Il cui scopo è far conoscere anche all’estero i giocatori boliviani, con il supporto di sponsor come la compagnia telefonica VIVA.
Brasile
Capofila degli esport a livello continentale, il Brasile può vantare squadre di punta come gli SK Gaming di CS:GO e partecipazioni a finali internazionali, come il World Championship di League of Legends.
La terra del samba ha una struttura organizzativa elaborata, basata su tre principali perni: la ABCDE (ossia l’organismo che riunisce l’insieme dei team brasiliani), la CBDEL e la LNEe che si occupano della regolamentazione interna nonché dei rapporti con le organizzazioni internazionali.
Attualmente il percorso di riconoscimento in Brasile è a buon punto. Il 27 Gennaio, il Senato nazionale ha avviato la fase di lettura della proposta di legge n.383/2017 in materia di regolamentazione degli sport elettronici.
Cile
La terra dell’isola di Pasqua non ha un’organizzazione o federazione che gestisce a livello embrionale la scena cilena, basti considerare che il campionato nazionale di League of Legends è gestito da un ente esterno (la spagnola LVP). Un primo tentativo è stato fatto attraverso l’Esports Chile, fallito però nel Settembre 2016.
Colombia
L’universo colombiano è solo agli albori. Ancora anni luce rispetto a quella brasiliana o argentina, non esistono organizzazioni che possono gestire la scena locale. Un primo approccio risiede nella E-Sports Colombia, una sala LAN di Cali’ diventata in poco tempo il fulcro della neonata scena.
Ecuador
Si hanno poche notizie della sconosciuta scena ecuadoregna. Le frammentarie news arrivano dall’E-Sports Ecuador, gruppo di giocatori appassionati principalmente di Dota 2.
Guyana e Suriname
Inesistente l’universo esportivo in quel di Georgetown e di Paramaibo.
Paraguay
Contrariamente a quando si possa pensare, la scena paraguaiana è da considerarsi una delle più antiche del Sud America.
Nata nel 2013, La Liga Gaming del Paraguay ha come obiettivo non solo il riconoscimento da parte dell’autorità di Asuncion, ma anche di creare strutture per la promozione della scena competitiva paraguayana nonché di creare possibilità ai propri atleti di competere nelle varie competizioni internazionali.
Perù
Rispetto al confinante Cile, il Perù ha avuto un grossa spinta grazie anche al successo ottenuto dagli Infamous nel qualificarsi al The International 2017. Tale traguardo ha portato dapprima alla nascita di un organismo ufficiale – la APDEV, patrocinata dal Ministero della Cultura e dalla Municipalidad de San Miguel – e infine nella creazione di un campionato ufficiale nazionale di Dota 2 e League of Legends, che sarà trasmesso dal broadcaster locale Live Media.
Uruguay
Se in Argentina è forte la spinta delle autorità locali, in Uruguay la questione esport è prettamente privata.
La compagnia di telecomunicazioni Telefonica, attraverso la controllata Movistar, organizza tornei di vari titoli per pompare la scena competitiva uruguaiana come, ad esempio, la Copa Movistar di LoL.
Venezuela
Il nostro viaggio in Sud America termina sulle spiagge di Maracaibo, dove la scena competitiva ha avuto una brusca frenata causata dalla crisi economica dei ultimi anni.
Prima di questi eventi esisteva una locale associazione, ossia la Esports Venezuela. Nata nel 2014, sino al Marzo 2016 organizzava eventi di vario genere nonché amichevoli con team della vicina Panama.