Un anno florido per l’industria videoludica mondiale con l’esplosione definitiva di carattere mondiale delle competizioni videoludiche.
I riflessi di tale fioritura trovano risultati anche all’interno dei nostri confini, come dimostrato dall’annuale redazione del report annuale realizzato da IIDEA
“I videogiochi in Italia nel 2019” mostra un quadro completo della situazione del mondo del gaming nella penisola.
Un mondo in cui le varie tipologie di gamer conducono verso un quadro variegato del mondo videoludico italiano.
Diciassette milioni per un miliardo
Diciassette milioni per un fatturato di un miliardo e settecento milioni, questo è il primo dato che emerge dalla report IIDEA
Aumento di settecentomila giocatori che hanno portato all’interno del settore gaming nazionale un plus pari a 1.7% rispetto al 2018
Dati che confermano come il settore gaming sia molto apprezzato, specialmente nell’ambito software.
L’acquisto di videogiochi, sia in formato fisico che digitale, vale l’80% dell’intera industria videoludica nazionale con aumento del 7.3% su base annua.
Valore generato principalmente dalla vendita di titoli classificati come PEGI 3 (36%) e PEGI 18 (28%)
Andando nel dettaglio, sono i titoli per smartphone ad essere la locomotiva di questo aumento con il 42% di fetta mercato.
Una parte importante il quale ha generato introiti per le varie case per titoli mobile un valore di 525 Milioni di euro (+18%).
Tra i giochi più acquistati nel 2019 spicca FIFA 20, il quale domina la classifica generale grazie all’assoluta leadership nella classifica console.
Elemento non presente nella classifica PC dove il titolo non è presente nella Top 10 dove, in questo contesto, a primeggiare è Rainbow Six: Siege
Giochi per tutte le generazioni
Elemento che risalta all’interno del report “I Videogiochi in Italia nel 2019” è il grado demografico dei gamer italiani.
Il primo dato in esame, ossia il sesso del videogiocatore, determina che è stata eliminata la distinzione tra uomo e donna in tale ambito
L’aumento di giocatrici femminili, anche dal punto di vista competitivo, porta la quota rosa ad avvicinarsi in maniera netta la fetta maschile.
Altro elemento sorprendente è la divisione delle fasce d’eta dei vari gamer dove, se la fascia 15-24 con il 13% sia nella classifica maschile che femminile, spicca la fascia 45-64 con il 13% nella classifica maschile e il 9% in quella femminile.
Un dato importante, determinato dal numero di giocatori per dispositivi mobile ossia 10.5 milioni di persone.
Il quadro che emerge da tale ricerca è quella di un giocatore amante del single player che dedica almeno dalle 4 alle 5 ore nell’arco dell’intera settimana.
Un giocatore principalmente da console (5.4 milioni) ma con predisposizione verso tablet ed altri dispositivi di tale categoria.