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Tra tornei illegali e visti vietati: la storia del Team Vietnam

La PUBG Nations Cup, vinta dalla Russia, è stata uno dei grossi eventi che hanno caratterizzato l’estate dei battle royale e che ha reso il genere uno dei più seguiti all’interno dell’universo esport.
Il torneo svolto in Corea dal 9 all’11 Agosto ha visto la partecipazione del team Vietnam, il quale ha chiuso al quarto posto con un premio da 44000 $. Risultato importante per DjChip e compagni che hanno portato in alto il nome di una nazione che, in molti casi, stava rendendo impossibile la loro partecipazione. Il Vietnam, nonostante la vasta una schiera di appassionati, ha infatti un sistema legislativo che rende le competizioni videoludiche “illegali”.

La storia, raccontata da alcuni componenti del Team Vietnam, inizia lo scorso Aprile quando i due team qualificati alle Global Summit di Londra, Divine Esports e GameHome Esports, hanno rinunciato alla competizione per via di problemi di passaporto.

Mi è stato negato il visto dall’ambasciata britannica a Nuova Delhi” aveva spiegato Huu Doan “Leviz” Nyugen, componente degli Divine e del team Vietnam. “Non mi è stata data alcuna risposta, neanche dallo stesso pubblisher (la BlueHole n.d.a) e ciò ha impedito me e i miei compagni di partecipare all’evento”.

Una delusione spiegata sia nella difficoltà nell’ottenere un visto in paesi come il Regno unito e sia dalla visione degli Esports nello stato asiatico.

Tornei illegali

Un torneo esportivo vietnamita deve avere l’autorizzazione dalla parte del Ministero della Cultura e dello Sport attraverso il rilascio di una licenza. Questa viene rilasciata a discrezione delle autorità, basti considerare che il campionato locale di League of Legends si svolge regolamente.
Una licenza non concessa invece né agli organizzatori di eventi legati a PUBG locali né al pubblisher stesso, come spiegato da Jake Sin, direttore dell’area esport:

In Vietnam per poter organizzare un torneo del genere bisogna avere una licenza e ci posso essere varie motivazioni al non rilascio. Stiamo lavorando sia con le autorità che con gli sponsor locali affinché tale situazione si risolva

Un esempio di tali difficoltà è stato la chiusura anticipata della Vietnam Divine Championship, competizione cancellata per via del mancato rilascio di tale documento. Una situazione che, grazie al risultato del Team Vietnam, sta volgendo verso il sereno, come dimostra la PUBG Vietnam Series e la partecipazione di 24 team.

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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