Il mondo esportivo, ogni giorno, si ritrova pieno zeppo di notizie e comunicati provenienti da ogni parte del globo.
Tornei, annunci, accordi, scissioni, tante informazioni che rendono sempre più ricco il vasto panorama esportivo a livello informativo.
Tante storie dove, in questi sette giorni, una è balzata principalmente agli occhi della platea di appassionati e casual.
Un racconto che ha come protagonista la Palestina, un territorio dove le vicende storico/politiche sono ben conosciute.
Una regione dove, l’universo esportivo, cerca, nel suo piccolo, di dare voce all’interno di una regione cosi vasta come quella MENA.
Ultimo esempio, in ordine cronologico, è l’azione di Riot Games, la quale ha permesso a formazioni palestinesi di poter partecipare ai tornei di Valorant.
La conferma è arrivata due giorni fa dall’account Twitter della sezione araba del titolo FPS, in cui si forniva l’ok alla loro partecipazione allo Strike Arabia Championship.
— VALORANT // Arabia (@VALORANTar) April 8, 2021
Il tweet, in lingua araba, recita testuali parole:
“Noi di Riot Games ci sforziamo sempre di migliorare l’esperienza dei giocatori nella regione e nel mondo …
Tuttavia, vari motivi ostacolano l’inclusione di alcuni paesi negli schemi competitivi che organizziamo, ma confermiamo che ci sforziamo costantemente di superare tali e sfide.
Ascoltiamo e apprezziamo le vostre opinioni, e l’anno scorso siamo riusciti a includere la Libia nell’elenco dei paesi ammissibili a partecipare.
Con questo, siamo lieti di annunciare oggi che includeremo anche la Palestina nella prossima stagione di tornei in League of Legends, VALORANT e Wild Rift. “
La scelta d’Israele
La decisione di inserire la Palestina tra le nazioni eleggibili all’interno del circuito MENA è stata accolta con molto entusiasmo.
L’unica voce fuori dal coro è stata Israele, che, seppur il processo di pace sia ben avviato, non vede di buon occhio il territorio palestinese.
Ripercussioni che arrivano anche nel mondo esportivo dove la stessa Riot Games ha fornito una duplice scelta alle organizzazioni israeliane.
Tali team possono continuare a disputare gli eventi dell’area MENA o decidere di traslocare all’interno delle rassegne europee.