Grande attesa attorno ai The Game Awards, i premi dell’industria videoludica ai i migliori titoli del 2020.
Un turbine di pronostici e polemiche hanno accompagnato il percorso d’avvicinamento a questa edizione, legate principalmente al premio Gioco dell’Anno.
Critica e pubblico hanno seguito strade differenti dove la prima ha premiato The Last of Us 2 come meritevole di tale alloro.
I secondi, invece, giorni prima, hanno deciso che la loro decisione ricadeva in favore di Ghost of Tsushima, come voto di protesta.
Quest’edizione dei The Game Awards forniscono lustro anche alla sezione esportiva dove, quest’anno, sono stati assegnati sei awards.
Riconoscimenti che hanno visto un solo protagonista primeggiare una casa produttrice e i suoi protagonisti della scena competitiva.
Riot Games, infatti, si porta a casa cinque delle sei statuette previste per il mondo Esports, lasciando solo il titolo di miglior coach a Danny “Zonic” Sorensen (Astralis – CSGO)
La realtà americana domina tale scenario con League of Legends il quale ottiene in primis il riconoscimento come titolo esportivo dell’anno.
Onori anche per i Worlds 2020, il quale ottiene l’alloro come miglior manifestazione esportiva dell’anno, la rassegna di Shanghai con i DAMWON Gaming nuovi campioni del mondo.
La formazione coreana è protagonista con l’onorificenza in favore di Showmaker come miglior giocatore dell’anno.
Premio anche per i G2 Esports, l’organizzazione spagnola riceve il riconoscimento come migliori team esportivo del 2020.
The best team Europe has ever produced 🏆
— G2 Esports (@G2esports) December 11, 2020
We're honored to receive the award for the Best Esports Team of 2020 from @thegameawards #G2ARMY pic.twitter.com/pdaf9EoaMP
La serata spumeggiante di Riot Games si conclude con Eefje “Sjokz” Depoortere, la quale ottiene l’awards come miglior hoster dell’anno.