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Valve risponde alle polemiche sul competitivo di Dota 2

L’emergenza sanitaria coronavirus ha portato conseguenze negative in tutte le sfere delle competizioni videoludiche.
Tra i titoli maggiormente colpiti, Dota 2 rientra in tale categoria, complice anche la sospensione indefinita del Dota Pro Circuit con relativo The International.
Elementi che hanno fatto spazientire l’intera community, con accuse rivolte a Valve, rea di menefreghismo, lasciando a soggetti l’onere di tenere in vita la scena competitiva.
A tali dichiarazioni, lo stesso publisher ha risposto attraverso un comunicato pubblicato attraverso il blog ufficiale del titolo.

Valve, attraverso tale annuncio, ha specifico il come mai abbia deciso di chiudere non in via definitiva la stagione 2020 senza ricorrere all’online.
Tale decisione è stata presa tenendo conto di elementi come la presenza dei team on stage e le difficoltà da parte di terzi a realizzare eventi online.
La speranza è quella di poter riprendere la stagione 2020, con relativo mondiale, in Cina, con il supporto di quattro società (ONE, We Play! Beyond the Summit ed ESL, n.d.a).
Qualora le condizioni non siano favorevoli per proseguire ciò, Valve dichiarerà conclusa definitivamente la stagione posticipando il tutto nel prossimo anno.

Un 2021 che sarà importante per Dota 2, con il nuovo format del Circuit e un montepremi del The International da record.
Una cifra oltre i 35 milioni di dollari e il muro dei 40 come obiettivo cardine per la rassegna che si svolgerà a Stoccolma.

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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