il 2019 sta volgendo al termine e con esso si tirano i primi bilanci di un anno che sta volgendo al termine.
In queste giornate di clima festivo seguiamo una sorta di percorso che su protagonisti e previsioni che hanno preso contraddisitito tale annata.
In questa prima pruntata di Esports Anno 2019 diamo delle risposte a previsioni che si sono fatte l’anno scorso di questi tempi dove alcune si sono confermate e altre meno.
Battle royale: Raddoppio
Lo scorso anno scrivevamo che il 2019 sarebbe stato decisivo per il genere dei battle royale.
Tale categoria si trovava di fronte a un bivio dopo la chiusura di alcune leghe (H1z1 Pro League) e polemiche in vari tornei.
Una decisioni in cui la categoria ha risposto seguendo un’altro percorso che li ha condotti verso l’esplosione all’interno dell’universo videoludico competitivo.
I montepremi milionari di Fortnite, l’approdo di Apex Legends e il pur sempre verde PUBG hanno fatto in modo che le loro competizioni siano diventati fenomeni mediatici mondiali.
Le World Cup di Fortnite o le Global Series di PUBG hanno permesso sia l’entrata di nuovi talenti nel mondo esportivo ma anche l’aumento d’interesse di varie generazioni di giocatori agli Esports.
Picchiaduro; Si ma…
Avevamo detto che l’Esports Anno 2019 poteva diventare l’anno dei picchiaduro con l’arrivo di Smash Bros: Ultimate e il ritorno di Dead or Alive e Mortal Kombat.
Missione riuscita, l’ultima uscita in casa Nintendo è stato un successo e i tanti tornei organizzati in giro per il mondo ne sono una dimostrazione.
Il risultato sopracitato è stato ottenuto facendo però affidamento su un cavallo di razza come Tekken, il titolo di Bandai Namco ha fornito quella linfa necessaria alla categoria.
La novità del sistema Dojo all’interno del Tekken World Tour ha permesso anche ai giocatori della domenica di far parte del circuito.
I grossi numeri ottenuti all’EVO e la lotta contro Street Fighter V (in leggero declino) sono stati fattori trainanti dell’attuale re della categoria.
L’anno orribile dei card game.
Il 2019 doveva essere l’anno dei card game viste le premesse con ben tre concorrenti pronti a far esplodere il genere.
Purtroppo tali premesse non sono state mantenute, Magic The Gathering: Arena ha detronizzato Hearthstone dal trono di categoria.
Una vittoria in un settore che appare in difficoltà a partire dal titolo Blizzard che paga una serie di scelte infelici.
Il ridurre la scena competitiva a pochi eventi Masters e l’uscita di scena dal circuito Dreamhack hanno portato a una ridimensionamento delle sue ambizioni.
A completare l’anno orribile di tale genere è il fallimento completo di Artifact della Valve, una discesa verso l’oblio dove a Luglio si è toccato il fondo con una media di 71 giocatori al giorno.