Non c’è pace in casa Riot Games. I successi ottenuti quest’anno sembrano andare di pari passo con le azioni legali e disciplinari che la stanno coinvolgendo.
L’ultimo a cadere in questo vortice è stato il Direttore operativo Scott Gelb, sospeso per due mesi senza retribuzione dopo un’indagine interna condotta dalla stessa Riot. L’uomo è stato accusato di molestie sessuali e comportamenti inopportuni sul luogo di lavoro.
L’azione imposta dal Board di Riot Games è stata resa pubblica attraverso una email inviata dal CEO, Nicolo Laurent, ai vari organi di stampa e riprende il filone d’inchiesta intrapresa dallo studio legale Seyfarth Shaw di Chicago per lo stesso capo d’accusa.