Il Dota Pro Circuit ha gia messo in archivio i primi due tornei, con i Virtus.pro saldi in vetta dopo la vittoria del Kuala Lumpur Major.
Questo weekend è dedicato alle qualifiche per il prossimo Major che si terrà a Chongqing, in Cina, a partire del prossimo 19 gennaio.
In queste ore a tener banco è il caso del player filippino Kuku dei TNC Predator, squalificato per razzismo.
Offese al popolo cinese
La vicenda nasace all’inizio del mese di novembre quando KuKu, impiegato in una una sessione d’allenamento contro un team cinese, ha utilizzato il vocabolo “Ching Chong“, dispregiativo verso la cultura cinese.
A Chinese team will no longer practice with a team from Southeast Asia after one of the players from the SEA used the word “Ching Chong” in a SEA pub.
This honestly has to stop… the “I say racist things” followed by “I’m sorry” and “everything is good now” needs to stop.
— Dimitri Vallette (@GodBlessMali) November 2, 2018
Il fatto ha indotto Tang Liangzhi, sindaco di Chongqing, a porre al giocatore il divieto di entrare in città, richiedendo a gran voce un intervento alla Valve affinché si prendessero ulteriori provvedimenti in merito.
Questi si sarebbero potuti tramutare per il giocatore in una squalifica fino a un massimo di un anno con la perdita del The International 2019 di Shanghai e una perdita del 40% dei futuri punti guadagnati durante la partecipazione al Major per il suo team, i TNC Predator.
Il team, vincitore del qualifer per il Major, ha atteso fino alla giornata di ieri la risposta del publisher.
Nel mentre ha comunque sanzionato Kuku con una decurtazione del 50% del premio guadagnato durante il Kuala Lumpur Major e del 50% dei futuri guadagni, lo stesso manager, Paulo Sy, si è automultato togliendosi del 50% del proprio stipendio.
Tale somma sarà devoluta in beneficenza all‘IMADR, movimento contro qualsiasi forma di discriminazione e razzismo.
La multa non basta
I provvedimenti già attivi dell’organizzazione non hanno, tuttavia, impietosito Valve.
Ieri l’azienda ha emesso la propria sentenza attraverso un comunicato ufficiale, annunciando la squalifica di Kuku per la sola competizione cinese, il suo team è invece stato sanzionato del 20% dei punti guadagnati.
Una decisione che farà certamente ancora discutere tra gli appassionati e gli addetti ai lavori del MOBA.