La città di Milano ha accolto per l’ennesima volta una folta schiera di campioni di esport. Questo weekend è stato il turno dei professionisti di Street Fighter V, che si sono sfidati nel qualifier italiano del Red Bull Kumite 2018.
L’evento ha messo in palio un posto nel Last Chance Qualifier di Parigi, che si svolgerà il prossimo 10 novembre.
Tra i 32 partecipanti c’erano anche 8 wildcard invitate direttamente dall’organizzazione:
- Massimiliano VFL|Jotaro Bauducco
- Fabio MrNobody Abdullai
- Daniele BS|Bonehead Ruggiero
- Valerio BS|Trigun Meucci
- Antonello CGG|Schiaccisempre Gaeta
- Matteo BS|TheBeastOfFrascati Licata
- Fabio VFL|MrWolf Zaniol
- Leandro Giiicko Vilardo
È stato proprio quest’ultimo a conquistare il gradino più alto del podio. Il 22enne anni di San Cataldo ha realizzato una vera e propria impresa, rimontando i pronostici dopo essere precipitato nel loser’s bracket ai quarti di finale.
Arrivato in Top 4, Giiicko ha dapprima battuto MrWolf per 3-2, poi Schiaccisempre per 3-1. In questo modo è riuscito a ottenere un secondo scontro con TheBeastOfFrascati, arrivato in finale dal winner’s bracket.
Con il punteggio di 3-2, strappato all’ultimo round dell’incontro, Vilardo è riuscito a resettare il bracket. Un ultimo e decisivo 3-1 ha permesso al giocatore e alla sua Juri di mettere le mani sul trofeo del Kumite 2018 qualifier e di aggiudicarsi un posto tra i finalisti di Parigi.
«Ho iniziato a giocare a Street Fighter V solo tre anni fa quasi per caso e non avevo idea cosa fosse in realtà un picchiaduro fino ad allora» ha dichiarato Giiicko. «Dopo aver scoperto l’esistenza di una scena competitiva e aver incontrato di persona i migliori rappresentanti italiani, ho cominciato ad allenarmi duramente e ho imparato pian piano osservando e studiando le imprese dei migliori player in circolazione. Sono davvero contento di aver avuto la possibilità, grazie a Red Bull, di partecipare a questo torneo e spero di riuscire a fare del mio meglio a Parigi anche grazie al sostegno della community competitiva italiana».