A sole 24 ore di distanza dall’annuncio delle prime 7 squadre della Overwatch League, spunta anche un primo potenziale conflitto di interessi.
La notizia riguarda lo slot all’interno del torneo venduto al team di Shangai, in possesso della compagnia NetEase. Quest’ultima non sarebbe altro che la stessa società proprietaria dei server e distributrice dei giochi Activision Blizzard nel Paese, nonché organizzatrice di eventi regionali.
Una situazione torbida
La decisione da parte della casa sviluppatrice di permettere a NetEase di avere un team dentro la Overwatch League ha fatto ovviamente sorgere più di un dubbio sulla trasparenza delle operazioni e su futuri problemi di imparzialità.
Le due compagnie sono in affari dal 2008, da quando portarono la piattaforma Battle.net in Cina insieme ai titoli World of Warcraft e StarCraft II. Il loro accordo fu rinnovato nel 2016 per altri 4 anni ed esteso anche a Diablo III, Hearthstone, Heroes of the Storm e lo stesso Overwatch.
Blizzard non ha per ora soddisfatto le richieste della stampa e non ha fornito dichiarazioni in merito. La situazione tuttavia è da chiarire il prima possibile. Il nome della Overwatch League rischia di macchiarsi ancor prima del suo debutto.