Lo #Speakingout, movimento nato in Inghilterra, ha lasciato i suoi frutti nell’universo esportivo provocando conseguenze.
Dalla scena di Smash, ai ritiri di personaggi importanti come Redeye, tanti sono gli eventi negativi che hanno investito il mondo delle competizioni videoludiche.
Una situazione che continua a produrre effetti all’interno di queste giornate di ritorno ad una pseudo normalità.
Ultimo in ordine cronologico, è la condanna, in via definita, del giocatore di Overwatch, Yoon “Fr3e” Tae-in.
Componente degli OZ Gaming, era accusato di moleste sessuali su minori in violazione della Legge sulla tutela della gioventù.
La sentenza emessa dalla Dodicesima Corte Penale di Seoul, lo ha condannato ad un anno di reclusione e a prestare 40 ore di riabilitazione presso struttura specializzata.
Nelle motivazioni depositate in tribunale, vi evince un comportamento morboso con atteggiamenti criminali.
Giocatore di Zayra nel ruolo di Tank, Fr3e era un veterano della scena nazionale del titolo Blizzard.
Le buone performance all’interno delle APEX e delle Contenders Korea, gli erano valsa una chiamata da un team nordmaericano (Meta SkyFoxes n.d.a).
L’ingresso nelle Contenders locali e una opportunità di potersi mettersi in mostra per un possibile approdo nelle League.
Speranze cadute nel vuoto dopo la formalizzazione delle accuse di violenze sessuali e la relativa sentenza.