Il CEO XV è stato teatro di ben quindici competizioni che hanno caratterizzato la scena principale dell’evento di Orlando.
Oltre ai vari circuiti già descritti in altre sedi, il ring ha ospitato altri due campionati che fanno parte dell’universo competitivo dei fighting games.
Il primo è il rappresentante di SNK ossia Fatal Fury: City of The Wolves, presente con la tappa del proprio World Tour.
Scenario dove, oltre al canonico pass iridato, sono stati erogati altri tre biglietti per l’Esports World Cup di Riyadh.
Situazioni, queste che trovano soluzione ben prima dell’ultimo atto, all’interno della finale Winner e i due step della Lossers.
Nel primo ambito saudita, tale obiettivo viene centrato dal taiwanese ET e dai giapponesi Nemo e KojiKOG, questi protagonisti della finale Lossers.
Valida per il posto al mondiale, la sfida tra i due nipponici è andata in favore del primo che, in un Billy mirror, sconfigge il connazionale al quinto set.
Billy protagonista di un secondo mirror match, che ha caratterizzato la Gran Final disputata tra Nemo e il cinese XiaoHai.
Una sfida che è andata in favore del rappresentante di Pechino, al suo secondo alloro del tour, dove esce vittorioso col punteggio di 3-1.
Un Kombatant tra le Americhe
L’altro circuito presente all’interno del CEO XV è il Pro Kompetition di Mortal Kombat 1, il quale ha messo in scena una tappa del circuito Kombatant.
Punti ranking in palio ed un ultimo atto caratterizzato da una disputa tra le Americhe, rappresentate dallo statunitense Onlinecale213 e il cileno SnakeDoe
Contesa il cui esito si è avuto solo dopo il reset match, il quale ha registrato l’affermazione del padrone di casa che, con Kung Lao, sconfigge l’Havik del sudamericano per 3-0.
Affermazione che gli permette di salire al decimo posto della classifica generale ma già sicuro di un posto al mondiale, vista la conquista del North America West Regional.
Un risultato, quello di Orlando, che arride a Snake, il quale sale al nono posto che diventa settimo per via dei qualificati attraverso i Regionals.