Dopo le cronache del Wallachia, il circus di Dota 2 torna a Copenaghen per la terza edizione del Blast Slam.
Evento che, per molti, rappresentante un banco di prova importante, in vista dell’appuntamento con la DreamLeague Season 26.
Scenario questo la cui vigilia era caratterizzata dalla domanda se ci potrebbe essere un nuovo sigillo da parte dei sodalizi dell’Est Europa.
ipotesi che viene spazzata via dai risultati della prima fase dove, a guidarli, sono stati il Team Falcons e i Tundra Esports.
Una situazione ulteriormente confermata dai risultati fuoriusciti dai playoff dove solo gli Spirit riescono a raggiungere la Top 4.
Fase dove i bianco-neri devono cedere il passo ai sopracitati falconi, vittoriosi in semifinale col punteggio di 2-0.
Medesimo risultato anche nell’altra semifinale dove i Tundra Esports sconfiggono nettamente i Gaimin Gladiators.
Finale del Blast Slam III dove il copione mostrato registra la voglia di consolidarsi sul trono da parte dei Tundra come elemento portante del match.
Saksa e compagni amministrano al meglio le varie fasi del match, portandosi dapprima sul 2-0 per poi gestire il tentativo di rimonta dei verdi.
Dopo il punto della bandiera, il quarto set regista una sorta d’equilibrio che viene spezzato al minuto 52 dove l’offensiva dei blu-navy risulta decisiva per il secondo titolo consecutivo.